Giovedì 19 Dicembre 2024

Brexit, Johnson chiede voto su accordo con Ue: "È tempo di decidere"

Lo speaker del Parlamento britannico John Bercow ha ammesso al voto l’emendamento presentato dal deputato Oliver Letwin che rinvia la piena approvazione dell’accordo per la Brexit fino a quando tutta la legislazione associata non sarà approvata, anche dopo il 31 ottobre. Una mozione presentata per evitare una possibile imboscata dei falchi Brexiteer. Boris Johnson chiede al Parlamento di approvare l’accordo da lui raggiunto sulla Brexit con l’Ue e avverte la Camera dei Comuni che «ora è arrivato il tempo» di decidere. Aprendo oggi il dibattito straordinario sul deal alla Camera dei Comuni, il primo ministro conservatore ha ricordato come l’aula non sia stata «in grado di trovare» una soluzione per oltre tre anni dopo il referendum del 2016. Johnson ha difeso il suo deal come «un nuovo accordo» che va ratificato per «riunire il Paese». Boris Johnson ha invitato il Parlamento a «parlare sia per il 52%» della popolazione che nel referendum del 2016 ha votato Leave sia «per il 48%» che ha votato Remain approvando «un accordo che rimargina le ferite nel Paese e ci consente di esprimere il legittimo desiderio della più profonda partnership e amicizia possibile con i nostri vicini» europei dal di fuori dell’Ue. «Un accordo - ha proseguito - che ci offre la prospettiva di un destino comune, di esprimere fiducia nelle nostre istituzioni democratici, di riprendere il controllo dei nostri confini, delle nostre leggi e del nostro denaro». In risposta alle contestazioni del leader laburista Jeremy Corbyn - e di altri oppositori come l’indipendentista scozzese Ian Blackford o la liberaldemocratica Jo Swinson - il premier Tory ha accusato il numero 1 del Labour di non voler rispettare il risultato del referendum del 2016 e di aver «paura» anche delle elezioni e del voto popolare. Mentre ha bollato il programma economico laburista come «semi-marxista».

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