Barcellona nel caos per la condanna al carcere dei nove leader separatisti catalani. Cinque giorni di protesta che ha trascinato in piazza oltre mezzo milione di persone da tutta la regione provocando disordini per le strade. Sono cinque i cortei partiti mercoledì scorso da Girona, Berga, Vic, Tarrega e Tarragona, che dopo tre giorni di marcia, sono confluiti nel pomeriggio nel centro cittadino. Si tratta di una delle manifestazioni più grandi degli ultimi anni convocata insieme a uno sciopero generale indetto da alcune sigle sindacali indipendentiste. Circa venti le strade bloccate dal fiume di persone che hanno percorso Barcellona e tra queste anche la principale arteria transfrontaliera che collega la regione autonoma con la Francia. Ma i disagi hanno coinvolto anche l'aeroporto di Barcellona dove sono stati cancellati 57 volti dei mille previsti e la Sagrada Familia dove sono state sospese tutte le visite. Rinviata anche la partita Barcellona-Real Madrid che non si terrà più il prossimo 26 ottobre. Ad annunciarlo ufficialmente la Federcalcio spagnola in seguito alla riunione del comitato delle competizioni. La decisione è stata presa per ragioni di sicurezza. I due club sarebbero orientati a recuperare la partita mercoledì 18 dicembre. In Belgio intanto l'ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stato rilasciato dopo essersi recato volontariamente dalle autorità. Lunedì un giudice spagnolo aveva emmesso un nuovo mandato di arresto internazionale per Puigdemont con l'accusa di sedizione e appropriazione indebita per la fallita secessione catalana dell'ottobre 2017.