Il divieto dell’uso di maschere in cortei e manifestazioni in luoghi pubblici sarà operativo a Hong Kong da domani: lo ha annunciato la governatrice Carrie Lam, in una conferenza stampa in cui è accompagnata da 16 ministri del suo gabinetto. «Una mossa su cui abbiamo discusso questa mattina e che riteniamo necessaria», ha detto la Lam, ricordando la procedura speciale seguito per far fronte a «una vera emergenza».
La decisione, ha aggiunto la Lam, «non vuole dire che la città sia in uno stato di emergenza», nonostante il ricorso per la prima volta in oltre 50 anni ai poteri speciali definiti in una legge di febbraio del 1922, in pieno periodo coloniale britannico.
Il divieto dell’uso delle maschere «vuole avere un effetto di deterrenza verso la violenza che sta distruggendo Hong Kong. Dobbiamo salvare il presente di Hong Kong per il futuro di Hong Kong», ha aggiunto la governatrice.
Le violazioni del bando, che include eccezioni, potrebbero costare fino a un anno di carcere e il pagamento della multa di 25.000 dollari di Hong Kong (circa 3.200 dollari Usa), in base al materiale diffuso dal governo.
L’uso delle maschere dovrà avere una motivazione plausibile, tra la sicurezza sul luogo di lavoro, le ragioni religiose e le condizioni mediche preesistenti o i motivi di salute.
Il governo vuole è raffreddare gli animi facendo cadere lo schermo protettivo dell’anonimato dei manifestanti, rischiando di scoperchiare il vaso di Pandora con conseguenze imprevedibili.
(ANSA)
Caricamento commenti
Commenta la notizia