Giovedì 19 Dicembre 2024

Amazon come Facebook e Google nel mirino dell'Antitrust

Dopo Google e Facebook anche Amazon finisce nel mirino delle autorità Antitrust statunitensi, che vogliono una volta per tutte appurare se il colosso del commercio online fondato da Jeff Bezos violi o meno le norme della libera concorrenza a discapito delle piattaforme rivali come eBay o Walmart. Un team di investigatori della Federal Trade Commission (Ftc) composto da legali, esperti ed almeno un economista - riporta l'agenzia Bloomberg - ha iniziato a intervistare una serie di piccole imprese che vendono prodotti su Amazon.com. L’obiettivo è quello di stabilire l’esistenza o meno di un abuso di posizione dominante attraverso l’uso di pratiche che potrebbero finire per danneggiare anche venditori e consumatori. L’indagine è ancora in uno stadio iniziale, ma dalla durata (almeno 90 minuti) e dai quesiti delle interviste si evince come stavolta le autorità federali Usa facciano sul serio: un’offensiva senza precedenti per capire come Amazon funzioni davvero e analizzando la situazione mercato per mercato, dalla vendita dei libri a tutto il resto dei prodotti e servizi disponibili sulla piattaforma. In particolare - riporta sempre Bloomberg - agli imprenditori viene chiesto quale percentuale dei loro ricavi derivi da Amazon rispetto ad altri siti come Walmart ed eBay, a dimostrazione dello scetticismo dell’authority sull'esistenza di reali alternative al gigante fondato e guidato da Bezos. Dal quartier generale del gruppo a Seattle al momento non arriva alcun commento. L’avvio di una indagine federale, tra l’altro, nel caso di Amazon è una questione resa ancor più delicata dai rapporti notoriamente tesi tra il presidente americano Donald Trump e Jeff Bezos, con quest’ultimo che è anche il proprietario del Washington Post, in cima alla lista dei media giudicati dal tycoon "nemici del popolo". Più volte Trump ha attaccato Amazon, spesso su Twitter, minacciando di far pagare più tasse al colosso dell’e-commerce. Ma è anche vero che si è oramai aperta una nuova fase negli Usa in cui i big del web sono sempre più sotto esame col sospetto, ognuno nel suo campo, di abuso di posizione dominante. La Ftc sta già indagando su Facebook che è finita anche nel mirino otto stati guidati da New York. Mentre il Dipartimento di giustizia ha aperto un’inchiesta antitrust su Google. E sul gigante di Mountain View indagano parallelamente anche i procuratori generali di 48 stati Usa, quello del District of Columbia e quello del territorio di Porto Rico, un;azione il cui capofila è lo stato del Texas. ANSA

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