Lunedì 23 Dicembre 2024

Hong Kong verso il ritiro della legge pro-Cina

La protesta degli studenti a Hong Kong

La governatrice di Hong Kong Carrie Lam annuncerà nel pomeriggio il ritiro formale della contestata legge sulle estradizioni in Cina, all'origine delle proteste che da quasi tre mesi stanno scuotendo l'ex colonia britannica. Lo riporta il South China Morning Post (Scmp) che, citando fonti vicine al dossier, sottolinea come il governo locale intenda andare incontro ad almeno una delle 5 richieste avanzate dagli attivisti pro-democrazia. Le cinque richieste del movimento pro-democrazia, infatti, vedono al primo posto il ritiro formale della legge, mentre le altre sono le dimissioni della stessa Lam, il suffragio universale per governatore e parlamento locali, una indagine indipendente sulle brutalità della polizia e la cancellazione delle accuse agli arrestati durante le proteste. La mossa segue i violenti scontri del weekend tra polizia e manifestanti con lacrimogeni e molotov, ed è "un invito a raffreddare l'atmosfera"; ha riferito una fonte citata dal Scmp. La Lam incontrerà alle 16:00 locali (le 10:00 in Italia) gli alleati pro-establishment alla sua residenza ufficiale, la Government Houses. Tutti e 43 i parlamentari pro-Pechino, infatti, hanno ricevuto la convocazione nel corso della notte. Malgrado la governatrice avesse definito "morto" il progetto di riforma sulle estradizioni in Cina, le proteste sono andate avanti esacerbate poi dalla risposta aggressiva e violenza attribuita dai manifestanti alla polizia. (ANSA)

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