La Alan Kurdi sbarca a Malta. Dopo la richiesta della Germania, l'isola ha permesso ai 40 migranti a bordo di entrare in porto. Il Governo tedesco e la Commissione europea hanno predisposto affinché tutte le persone a bordo siano distribuite tra in Stati Membri dell'Ue. Applausi, urla di gioia e abbracci con i volontari di Sea Eye. I 40 migranti sono stati trasferiti sulle motovedette delle forze armate maltesi in acque internazionali e trasferiti nel porto di La Valletta. Restano invece ancora in mare i 121 migranti soccorsi in due distinti interventi da Opens Arms, la nave della Ong catalana che sta navigando tra Lampedusa e Malta. "Ancora una notte a bordo e continuiamo a non avere l'autorizzazione allo sbarco. E' urgente e prioritario avere un porto sicuro" ha scritto in un tweet l'organizzazione umanitaria sottolineando che le storie dei migranti soccorsi "sono devastati". Racconti raccolti dalla giornalista spagnola Yolanda Alvarez, che si trova a bordo. "Abbiamo passato 9 mesi in un centro di detenzione, subendo anche violenze sessuali" ha detto una donna, mentre un nigeriano di 35 anni ha raccontato che, dopo esser fuggito alle violenze di Boko Haram, è stato costretto a lavorare gratis in Libia. "In Libia lavori e non ti pagano, non puoi essere felice, in Libia esiste ancora il commercio di schiavi".