Sono andati avanti fino a tarda notte a Hong Kong gli scontri e la polizia ha arrestato più di venti persone, accusate di "assembramento non consentito" e aver provocato le violenze. E oggi sono attese nuove proteste, almeno due nuove manifestazioni. Gli arresti sono avvenuti nei quartieri di Tsim Sha Tsui, Mong Kok e Wong Tai Sin, dove alcuni manifestanti si erano radunati nella notte, al termine di una giornata di proteste contro il governo di Hong Kong e per chiedere riforme democratiche. Il caos e la violenza sono andati avanti fino all’alba, le 04.00 ora locale, quando centinaia di persone hanno bloccato l’uscita di diversi furgoni della polizia dalla stazione di polizia di Wong Tai Sin e hanno attaccato gli agenti con estintori, caschi, ombrelli e altri oggetti. La polizia ha usato i gas lacrimogeni e alcuni residenti, vista la reazione degli agenti, si sono uniti ai manifestanti, scrive il South China Morning Post. La megalopoli in Cina meridionale, ex colonia britannica, sta vivendo la sua peggiore crisi politica da quando, nel 1997, è stata restituita alla Cina: questo è il nono fine settimana consecutivo di manifestazioni di massa, spesso seguite da scontri tra piccoli gruppi radicali e le forze di sicurezza. AGI