«Diciassette spie addestrate dalla Cia sono state identificate e arrestate in Iran». Lo rende noto Farsnews citando il direttore generale del dipartimento di controspionaggio del ministero dell’Intelligence. Nei confronti degli arrestati sono già state emesse alcune condanne a morte. L'accusa è di avere spiato centri sensibili nel Paese. Farsnews, che è vicina ai Pasdaran, definisce l’arresto il secondo colpo dell’intelligence iraniana alla Cia. Parlando in conferenza stampa, il funzionario, che non ha rivelato il suo nome, ha dichiarato che la notizia degli arresti è legata ai rapporti del ministero dell’intelligence del 18 giugno, sulla scoperta e lo smantellamento di una rete di cyber-spionaggio. Le persone arrestate, ha detto il funzionario, «lavoravano come consulenti o fornitori in centri sensibili e vitali come organizzazioni economiche, nucleari, militari e cyber-correlate». Le 17 spie avrebbero agito separatamente e non avrebbero avuto alcun legame tra loro, in quanto la Cia avrebbe assegnato a ciascuno degli agenti un sito esclusivo e separato. L’Iran aveva annunciato ad aprile di avere identificato un gruppo di 290 agenti della Cia attivi in tutto il mondo e aveva informato della questione alcuni governi, che hanno scambi di informazioni con l’Iran. (ANSA)