Stavolta ci siamo davvero. Donald Trump annuncia che nelle prossime ore scatteranno i blitz contro gli immigrati illegalmente entrati negli Stati Uniti dal confine col Messico. «Ne manderemo via migliaia, ho il dovere di farlo», spiega ai giornalisti, gettando nel panico le tantissime famiglie che vivranno l’incubo degli agenti federali per tutto il fine settimana. I primi blitz degli uomini dell’Ice, l’agenzia governativa per il contrasto all’immigrazione irregolare, partiranno nella notte e riguarderanno almeno dieci città, da New York a Los Angeles, da Chicago a San Francisco. Molte sono quelle ribattezzate «città santuario», a guida democratica e che si oppongono alla linea dura della Casa Bianca. Sono quelle città che si sono sempre messe di traverso non collaborando con le forze federali impegnate ad attuare la politica della tolleranza zero. Per questo Trump ha più volte minacciato di tagliare i fondi federali a queste metropoli. Secondo le stime sono almeno duemila gli immigrati illegali che rischiano nei prossimi due giorni di essere arrestati e rimpatriati in maniera forzata nei loro Paesi di origine, anche se risiedono negli Stai Uniti da anni. Molti di loro sono arrivati nel tempo lungo le carovane che dal Centro America - Guatemala, El Salvador, Ecuador - li hanno portati negli Usa attraverso il Messico, eludendo il muro al confine. Il presidente americano ha spiegato che i raid saranno compiuti soprattutto contro le famiglie in cui ci sono elementi che si sono macchiati di reati, ribadendo come l’immigrazione illegale è fonte di criminalità e violenze. Intanto da un rapporto diffuso in Congresso emerge come dall’aprile 2018 almeno 18 bambini immigrati sotto i due anni sono stati separati al confine tra Usa e Messico dai loro genitori, per un periodo che va a seconda del caso dai 20 giorni ai sei mesi. E nelle prossime ore è attesa davanti la commissione vigilanza della Camera dei Rappresentanti la testimonianza di alcuni membri del Congresso - tra cui le deputate Alexandra Ocasio-Cortez e Rashida Talib - reduci da un tour nei campi per i migranti al confine col Messico. Tour che ha messo in luce le condizioni drammatiche in cui vivono gli immigrati che arrivano dal Centro America, compresi tantissimi bambini che vivono nella sporcizia e con poca acqua e cibo. Trump, dopo lo stop dalla Corte Suprema, dal canto suo ha dovuto cedere sulla richiesta di inserire nel nuovo censimento una domanda sulla cittadinanza. Domanda attraverso la quale - accusano i democratici - il tycoon spera di modificare le mappe elettorali nei singoli stati Usa a favore dei repubblicani. Ma la Casa Bianca non molla e minaccia di agire con un decreto con il quale ottenere quelle informazioni sugli immigrati che si volevano ottenere col censimento. (ANSA)