Niente sbarco per la Sea Watch a Lampedusa, l'ong chiede l'intervento della corte per i diritti umani
La ong tedesca Sea Watch, una cui nave è al dodicesimo giorno in mare senza poter sbarcare perchè i porti italiani sono chiusi, ha chiesto l’intervento della Corte europea dei diritti umani, che ha sede a Strasburgo, per chiedere all’Italia di consentire lo sbarco dei migranti. Lo rendono noti fonti dell’organizzazione. «Questo è il tracciato percorso negli ultimi giorni dalla Sea Watch. Disegna il confine tra acque territoriali italiane e quelle internazionali. Lo vedete? Lo stanno percorrendo forzosamente 42 persone che l’Europa, continente di 500 milioni di abitanti, non vuole. Quarantadue». Lo scrive in un tweet la ong tedesca mostrando il percorso della nave ai confini delle acque territoriali italiani a sud e ad est di Lampedusa. «La Diocesi di Torino è disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato i migranti della Seawatch». Così l’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, al termine della messa San Giovanni, patrono della città. «Rivolgo una preghiera speciale a San Giovanni, che ha sempre difeso i poveri - ha aggiunto - Chiedo a lui di dare una mano per risolvere il problema che stanno vivendo le persone a bordo della SeaWatch. Per essere concreti la Chiesa di Torino è disponibile ad accogliere questi fratelli e sorelle».