Sono sfociate nel caos le proteste a Hong Kong. La polizia ha caricato i manifestanti davanti alla sede dell’Assemblea legislativa, il parlamento locale, e ha usato i gas lacrimogeni, gli spray al peperoncino, i manganelli e i proiettili di gomma per disperdere la folla di migliaia di oppositori che chiedono il ritiro della proposta di emendare la legge sull'estradizione, vista come un’erosione dello stato di diritto nella città semi-autonoma a favore della Cina.
«E' una situazione di sommossa», ha dichiarato il capo della polizia di Hong Kong, Stephen Lo, nel pomeriggio di oggi, confermando l’uso delle armi per disperdere la folla, che già in mattinata aveva cominciato a radunarsi nell’area di Admiralty, dove hanno sede gli uffici governativi e il palazzo del parlamento, per dare il via alle manifestazioni. In mattinata era previsto l’avvio delle discussioni sugli emendamenti alla legge, ma i lavori del parlamento, dove il gruppo pro-Pechino ha la maggioranza, sono stati rinviati «a un orario da stabilire» dopo i primi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
(AGI)
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