Gli Usa concedono a Huawei e a 68 entità una licenza temporanea di 60 giorni, fino al 19 agosto prossimo, prima dell’entrata in vigore del bando legato all’inserimento del colosso delle tlc cinese nella lista nera delle entità commerciali. Intanto, il fondatore e Ceo del colosso delle tlc cinese, Ren Zhengfei, commentando la campagna di Washington che ha ha messo al bando Huawei negli Usa, ha fatto sapere che i piani di Huawei sulle rete di nuova generazione 5G non saranno impattati dalla disputa con gli Usa. Huawei ha "scorte" di chip e non rimarrà isolata ha poi detto il fondatore e Ceo del colosso cinese delle tlc. E per cogliere le dimensioni del disagio in casa Huawei dopo il bando delle forniture di software e hardware deciso dai produttori statunitensi per ottemperare alle misure varate dall’amministrazione Trunp, basterà aspettare questo pomeriggio. Da circa un mese Honor, la casa produttrice di smartphone di fascia media spin-off del colosso cinese, ha messo in agenda la presentazione della Serie 20 e la notizia che ha scombussolato il mercato è arrivata troppo a ridosso dell’evento perchè fosse possibile cancellare o rimandare. Così, come è nello stile Huawei/Honor, migliaia di giornalisti e influencer si ritroveranno al Battersea Evolution di Londra per il lancio del device che nelle intenzioni avrebbe dovuto rappresentare il balzo in avanti della casa e la sua consacrazione a competitor di brand blasonati nella fascia media. Ma più che alla Serie 20, tutti gli sguardi saranno rivolti alle espressioni del management cinese, e di quello internazionale che nel volgere di poche ore si è trovato ad avere a che fare con un pesante colpo di immagine ancor prima che industriale. Huawei ha assicurato di avere scorte sufficienti di chip per far fronte alle forniture dei prossimi mesi e nella notte gli Usa hanno annunciato un allentamento della morsa: il bando non sarà attuato prima di 90 giorni, fino al prossimo 19 agosto. E comunque una fonte ha garantito che la limitazione non riguarderà la nuova serie Honor che uscirà con tutte le componenti hardware e software - ossia le funzionalità di Android - previste. Ma la tensione resta alta: i manager cinesi e internazionali di Honor, ha fatto sapere la fonte, hanno cancellato tutte le interviste faccia e le conferenze stampa a margine dell’evento di Londra. AGI