Le forze di sicurezza dello Sri Lanka hanno ucciso o arrestato la maggior parte degli islamisti radicali legati agli attentati kamikaze della domenica di Pasqua. Lo ha reso noto il premier Ranil Wickremesinghe, secondo il quale il Paese sarebbe pronto a «tornare alla normalità». Gli attacchi, in cui sono state uccise 253 persone, sono stati compiuti da un «gruppo piccolo ma ben organizzato», ha spiegato il capo del governo in una nota. «La maggior parte dei suoi membri sono stati arrestati, alcuni sono morti», ha aggiunto. «Ora siamo pronti per tornare alla normalità». Il primo ministro ha anche annunciato un rafforzamento della legge contro gli estremisti islamici e l’espulsione di insegnanti religiosi stranieri irregolari. «Molti stranieri lavorano come insegnanti nel nostro Paese senza un visto di lavoro, e in consultazione con il ministero degli Affari religiosi musulmani e il ministero dell’Interno, li espelleremo», ha affermato, senza specificare il loro numero o nazionalità. (AGI)