Il 'no deal', l’uscita del Regno Unito dall’Ue senza alcun accordo, è «ogni giorno che passa» più probabile ma può ancora essere evitata. Parola del capo negoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier, che ha parlato a un think tank a Bruxelles il giorno dopo che i deputati britannici hanno bocciato, per la seconda volta, tutte le alternative all’accordo sulla Brexit, firmato dalla premier Theresa May.
Per Barnier, adesso sono tre gli scenari più probabili: che l’accordo che piace al governo May venga finalmente approvato, che Londra richieda una proroga della data di divorzio o che decida di uscire senza alcun accordo.
«Il 'no deal' non è mai stato il nostro desiderio né lo scenario voluto ma l’Ue dei 27 è pronta e questo scenario diviene giorno dopo giorno più probabile».
Quanto a una proroga, il capo negoziatore Ue ha osservato che qualsiasi tipo di rinvio comporta «rischi significativi per l’Ue» e ha ripetuto che comunque occorre «una forte giustificazione» per cui l’Ue la accordi al Regno Unito.
Di qui l’invito sostanziale ad approvare l’accordo che piace alla premier May. «Non dimentichiamo innanzitutto che abbiamo già un accordo, c'è già un accordo. Ed è stato concluso da Theresa May e dal governo britannico e dal Consiglio europeo e dal Parlamento europeo il 25 novembre scorso, quattro mesi fa».
«Abbiamo cercato di assicurarci che il Regno Unito potesse lasciare l’Ue il 29 marzo, proprio come il Regno Unito aveva previsto. Se il Regno Unito vuole ancora lasciare l’UE in modo ordinato, questo accordo, questo trattato è e sarà l’unico».
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