"Dei 13 paesi che hanno sottoscritto il memorandum con la Cina l’Italia è l’unico che richiama diffusamente principi e regole europee". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del vertice a Palazzo Chigi.
"Rafforzeremo la golden power per rafforzare gli interessi nazionali", ha poi aggiunto. "Una cosa è la tutela degli asset strategici, una cosa la sottoscrizione di un accordo quadro non vincolante. Sottoscrivendo il memorandum noi non mettiamo in gioco nessun asset strategici", ha spiegato.
"Oggi vince il Made in Italy, con il Bri l’italia ha deciso di essere più sovrana. Non è una intesa politica con la Cina ma una opportunità commerciale, gli Usa restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale". Così Luigi Di Maio parlando a margine del vertice di governo sul Memorandum tra Roma e Pechino.
"La via della Seta aumenterà l’export delle nostre eccellenze nel mercato euroasiatico, cresceranno i nostri imprenditori, le nostre aziende e aumenterà il lavoro. Questo è uno scatto in avanti dell’Italia, un cambio di passo verso il futuro", ha aggiunto.
"Per quanto riguarda il Parlamento europeo noi siamo stati chiari: attenzione all’offensiva cinese in Italia e in Europa e attenzione a cedere porzioni di sovranità nazionale ai cinesi perché hanno un modello sociale, economico e culturale che è completamente diverso dal nostro. Non è un’economia di mercato, quindi il governo sia molto prudente a non alzare le mani e a far invadere l’intero Paese da iniziative cinesi". Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a margine della conferenza "Marzo Europeo" a Roma.
"Detto questo, è giusto che le attività commerciali vadano avanti. Attenzione anche agli investimenti: l’Unione europea ha fissato regole molto chiare per controllare gli investimenti extraeuropei in Europa", ha aggiunto.
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