Il presidente del Parlamento venezuelano Juan Guaido, che si è proclamato presidente ad interim del Venezuela con il sostegno degli Usa, ha parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Sì, abbiamo parlato con il presidente (Trump), così come con altri presidenti nella regione e nel mondo", ha detto Guaido, 35 anni, in un’intervista con la CNN in spagnolo.
Trump è stato il primo capo di stato a riconoscere Guaidò come presidente legittimo del Venezuela.
Reso più forte dall'appoggio internazionale, Juan Guaidò ha alzato il tiro nella sua sfida contro Nicolas Maduro annunciando che prende il controllo dei fondi della petrolifera statale Pdvsa negli Usa, chiudendo così il rubinetto dal quale proviene più del 70% dei fondi di cui dispone il governo del Venezuela.
Tutto si è consumato nel giro di un'ora: il dipartimento del Tesoro americano ha annunciato il blocco di tutti i conti e gli asset della Pdvsa e della sua filiale Citgo, negli Usa, e in parallelo Guaidò ha informato da Caracas di aver dato inizio ad una "presa di controllo progressiva ed ordinata" dei beni che lo Stato venezuelano possiede all'estero. Tanto Guaidò quanto il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, hanno giustificato questa azione per lo stesso motivo. Mnuchin ha detto che servirà "per prevenire maggiori malversazioni dei fondi venezuelani da parte di Maduro" e il "presidente incaricato" ha indicato che "è necessario impedire che nella sua fase di uscita, non contento di aver rubato tutto quello che hanno rubato, l'usurpatore e la sua banda non decidano di raschiare il fondo del barile".
Il Venezuela è attualmente, insieme a Canada ed Arabia Saudita, il principale fornitore di greggio degli Usa, dal quale importa anche prodotti per raffinare il proprio petrolio. Secondo fonti del settore, il blocco di Pdvsa negli Usa rappresenta circa 7 miliardi di dollari in asset e 11 miliardi di dollari in ricavi dell'esportazione. L'iniziativa del governo Trump era stata anticipata dal senatore repubblicano Marco Rubio poche ore prima. Interrogato dal quotidiano El Nacional sul peso che poteva avere questa decisione, Tom Hardy -ex dirigente Pdvsa ed analista del settore - ha indicato che "il 96% di tutti i dollari che entrano in Venezuela proviene dal petrolio, e la grande maggioranza di questi ricavi viene dalle esportazioni verso gli Usa. Si esporta anche verso Cina e Russia, ma questo serve per pagare il debito estero: di quelle vendite a noi non resta niente".
Il blocco della Pdvsa negli Usa avviene, inoltre, mentre Guaidò ha scritto al governo di Theresa May e al governatore della Banca di Inghilterra, Mark Carney, per bloccare il rimpatrio di circa 31 tonnellate di oro che il governo di Nicolas Maduro aveva depositato nella banca centrale di Londra.
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