Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha respinto l'ultimatum di ieri dell'Ue che chiede di indire nuove elezioni o riconoscerà l'oppositore, Juan Guaidò, come nuovo presidente. "Si comportano con arroganza. Nessuno può darci un ultimatum. Se vogliono andarsene dal Venezuela, se ne vadano", ha detto Maduro in un'intervista alla Cnn Turk ripresa dai media internazionali. "Il Venezuela non è collegato all'Europa. Questa è arroganza - ha ribadito -. Le elite europee non riflettono l'opinione dei popoli europei". Il Cremlino ha smentito la notizia che un contingente militare russo sia stato inviato in Venezuela per proteggere il presidente Nicolas Maduro. "Certamente, non è vero", ha detto il portavoce della presidenza Dmitry Peskov, rispondendo ad una domanda in merito nel corso di un programma tv, secondo quanto riferisce l'agenzia russa Interfax. Ieri la Reuters aveva reso noto che, secondo alcune sue fonti, circa 400 contractor privati erano partiti per il Venezuela per schierarsi al fianco del presidente Maduro, dichiarato illegittimo dal leader dell'opposizione Juan Guaidò. Su questo punto Peskov ha risposto sarcasticamente: "La paura ha cento occhi".