
Panama, l’hub della speranza come l'ha chiamata Papa Francesco, che accoglie in questi giorni 400mila giovani da tutto il mondo per la Giornata Mondiale della Gioventù è anche una terra di passaggio. E non solo per il suo famoso canale. I migranti dal Sudamerica passano da qui con il sogno degli Stati Uniti; alcuni si fermano e per questo Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa locale non solo parole di denuncia per chi non è solidale ma anche concreti gesti di accoglienza.
Il grido di Papa Francesco da Panama risuona però anche dall’altra parte dell’Oceano, fino in Italia alle prese ora con la questione dei richiedenti asilo della Sea Watch. Alla Cinta Costera, durante la via crucis, Papa Bergoglio ha definito i migranti i 'cristi' di oggi. «Vogliamo essere Chiesa che favorisce una cultura capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare; che non stigmatizza e meno ancora generalizza con la più assurda e irresponsabile condanna di identificare ogni migrante come portatore di male sociale».
Parole forti, queste pronunciate dal pontefice, il quale ha detto anche che «indigna» vedere che in «una società piena di abbondanza», i migranti trovano come risposta «rifiuto, dolore e miseria». E allora la Chiesa, su tale questione come su altre, deve potere dire la sua verità con forza. Queste le parole di esortazione pronunciate questa mattina a tutta la Chiesa panamense (vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, movimenti laicali) radunata con il Papa nella bellissima cattedrale dedicata alla patrona di Panama, Santa Maria La Antigua.
Spesso nella Chiesa c'è «un grigio pragmatismo» - ha fatto presente il Papa - e «sfiduciati verso una realtà che non comprendiamo o in cui crediamo non ci sia più spazio per la nostra proposta, possiamo dare 'cittadinanza' a una delle peggiori eresie possibili nella nostra epoca: pensare che il Signore e le nostre comunità non hanno nulla da dire né da dare in questo nuovo mondo in gestazione».
C'è una certa «stanchezza della speranza» nella Chiesa, ha proseguito il Papa, anche perché spesso è «ferita dal suo peccato» e molte volte «non ha saputo ascoltare tante grida nelle quali si celava il grido del Maestro: 'Dio mio, perché mi hai abbandonato?'». Con l’aiuto dello Spirito questa Chiesa deve invece camminare al fianco degli ultimi, è stato l’invito di Francesco.
La giornata del Papa a Panama proseguirà al Seminario Maggiore San José per il pranzo con dieci giovani di diverse nazionalità in rappresentanza delle migliaia di ragazzi arrivati per la Gmg. Tra i fuoriprogramma di questa giornata il saluto ad un gruppo di ragazzi polacchi arrivati alla Gmg a bordo di un veliero. L’ultimo appuntamento della giornata sarà invece la veglia con i giovani nel Campo San Juan Pablo II, alle 18.30 (00.30 di domani in Italia).
Attesissimo il discorso centrale del Papa in questa Gmg in Centroamerica. Previste anche le testimonianze di una famiglia, di un giovane ex tossicodipendente e di un giovane palestinese. Canterà per il Papa e per i giovani il trio italiano 'Il Volo' che ha un grande successo in tutto il continente americano.
Persone:
7 Commenti
giovi
26/01/2019 18:34
Come non si può non essere daccordo con queste parole! La società odierna è caratterizzata da un'umanità senza Dio che si svincola enormemente dalle radici cristiane, sfidando Dio con atteggiamenti sprezzanti, con l'individualismo, con l'indifferenza, il razionalismo, il relativismo culturale, dottrinale, etico e morale ecc...., e perciò essa si rivela estremamente turbata, angosciata, inquieta e disorientata, perchè viene posta la centralità non su Dio, ma sull'Io! Più siamo uniti a Dio, più il nostro Io finirà per sgretolarsi, più siamo uniti a Dio, più amiamo il prossimo. Dio è amore, amore infinito, amore sublime. Dio si è fatto come noi per farci come Lui desiderando fondere in noi la capacità di amare. I santi della carità, uomini e donne che hanno realizzato opere grandi per l'umanità, sono stati Cristofori, cioè portatori di Cristo, canali limpidi della Carità di Gesù. Chi ha Dio in sè diventa consolazione per i fratelli che hanno bisogno di luce, di conforto, di nutrimento. NULLA E' IMPOSSIBILE A CHI AMA!
Simone
26/01/2019 18:46
Carissimo Papa Francesco, hai perfettamente ragione, si vuole identificare ogni migrante come un male e facendo così si vogliono soltanto nascondere i gravi mali che nuocciono alla società. Ma il male peggiore resta il voltare le spalle nei confronti del prossimo, questo è il vero problema della società di oggi.
Tiziano
26/01/2019 18:54
Sposo in pieno la linea di pensiero del Papa. La Chiesa non ha certamente le leve per risolvere le complesse problematiche che sottendono alla povertà che oggi si è andata facendo sempre più acuta e diffusa a motivo di una globalizzazione selvaggia in cui le leggi dell'economia del mercato hanno finito per strozzare le economie più deboli. La paura di una recensione mondiale è più che reale, e aumenta il fenomeno, dell'emigrazione verso l'eldorado dell'opulento, ma a volte crudele, dell'occidente!
Sergio
26/01/2019 18:56
Canta che ti passa.
Claudia
26/01/2019 19:06
L'uomo senza Dio è capace di compiere le peggiori nefandezze, le più raffinate crudeltà contro il suo simile. Ecco il vero male dei giorni nostri, il volere accantonare Dio per fare crescere in noi l'egoismo. Sarebbe ora di finirla con il volere generalizzare con assurde condanne verso i migranti e, vedere veramente i mali che affliggono la nostra società.
Vito
26/01/2019 19:30
Portateli in vaticano
salvo
26/01/2019 20:56
Ma non siete stanchi di scrivere sempre inutili polemiche? Vito, senza offesa, ma un bambino di 5 anni sicuramente avrebbe scritto qualcosa di più intelligente del tuo commento!
Virgini"88"
26/01/2019 22:58
Ha ragione signor Vito, si predica l'accoglienza sul groppone degli altri. Ma io mi chiedo, dopo aver predicato accoglienza, accoglienza, CHE FUTURO SI PUÒ OFFRIRE AI CLANDESTINI DI ESSER MANTENUTI VITA NATURAL DURANTE DAGLI ITALIANI?PER NON PARLAR DI COLORO CHE VENGONO A. DELINQUERE. MA SI USA IL CERVELLO?
cmely
27/01/2019 15:15
I migranti sono i cristi di oggi? Una ragione di più per accoglierli in Vaticano e a spese del Vaticano