Il bilancio delle vittime dello tsunami indonesiano è salito a oltre 280 morti, 1.000 feriti e circa 60 dispersi. Lo rende noto il portavoce dell'Agenzia per la gestione dei disastri dell'Indonesia, Sutopo Purwo Nugroh.
Gli ultimi dati ufficiali parlano stamani di 281 morti, 1.016 feriti e 57 persone di cui ancora non si hanno notizie. Numeri che si prevede saranno destinati ad aumentare.
Il 'figlio del Krakatoa', il vulcano Anak, continua ad eruttare e le autorità indonesiane hanno invitato anche oggi la popolazione e i turisti a stare lontani dalle spiagge nel timore che possa verificarsi una seconda devastante onda di tsunami. Lo riferiscono i media locali secondo i quali sono almeno 600 le abitazioni distrutte, 9 hotel severamente danneggiati: gli sfollati sono quasi 12.000.
Il sistema di allarme nelle zone devastate dallo tsunami "non è operativo dal 2012", a causa della scarsità di fondi, atti di vandalismo e problemi tecnici. Lo ha rivelato il portavoce dell'agenzia per la gestione dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho. Lo tsunami ha colpito le spiagge 24 minuti dopo l'eruzione del vulcano che lo avrebbe scatenato.
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