
Centoventi migranti su un gommone in difficoltà nel Mediterraneo sono stati soccorsi da un rimorchiatore in servizio presso le piattaforme davanti alla Libia. Dall'imbarcazione era stato lanciato un allarme nel pomeriggio di ieri, raccolto dalle navi delle Ong Proactiva Open Arms e Mediterranea.
Secondo quanto si apprende da fonti italiane, il rimorchiatore avrebbe raggiunto il gommone nella tarda serata e dopo aver recuperato i migranti starebbe attendendo l’arrivo di una motovedetta della Guardia Costiera Libica, che ha comunicato alle autorità italiane di aver preso il coordinamento dei soccorsi.
«Centoventi persone rischiano di annegare adesso. Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione», scriveva ieri su twitter la ong 'Mediterranea'. Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a bordo della nave Jonio, ha spiegato che la ong «ha ricevuto verso le 19 un’informazione via mail dal sistema 'Alarm Phone'», una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar.
«Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 - ha spiegato Fratoianni -, parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate. Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta». «Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la 'Mare Joniò dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto - spiega ancora Fratoianni- . Da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica. Sia 'Open Arms' sia 'Mare Joniò hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte».
14 Commenti
Tano
24/11/2018 09:39
Rischiano di annegare per colpa degli scafisti, non nostra. Quindi, dietrofront in Libia.
Luigino
24/11/2018 12:12
Guarda caso, tre imbarcazioni Ong hanno preannunciato il loro arrivo nei paraggi e sempre, guarda caso, sono ricominciate la partenze. Come il miele per le mosche. Da valutare giudizialmente la cosa.
Virgini"88"
24/11/2018 10:35
È chiaro che il businessdei migranti è molto, ma molto duro a morire...PERCHÉ NON SI INDAGA SU CHI FINANZIA LE ONG? E PERCHÉ NON VENGONO DICHIARATE FUORILEGGE? IN OGNI CASO, LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI NON VUOL ESSERE PIÙ INVASA DA CLANDESTINI, PER I MOTIVI CHE ORMAI TUTTI CONOSCIAMO. BASTA INVASIONE A TUTTI I COSTI!!!!BASTA!!!!!!!!
GiGi
24/11/2018 10:44
Chissà chi è il fornitore di salvagenti!
Aldo Ferrara
24/11/2018 10:47
Infatti riportateli in libia,fratoianni nn prenderti pensieri di altri
Tonino
24/11/2018 11:11
Caro Fratoianni, fatti gli affari tuoi, non quelli di un Paese sovrano come la Libia. Occupati dei problemi degli Italiani, piuttosto.
antiimmi
24/11/2018 11:14
Bisogna bloccare queste navi ONG, che vogliono portare a tutti i costi, i clandestini afroislamici in Italia!! Non è mafia, una organizzazione dedita alla accoglienza di clandestini afroislamici, che opera in Italia a spese degli Italiani e contro il loro volere??
Sonny
24/11/2018 11:14
Che quest ONG si mettano sotto arresto. Il problema é il buonismo, anche qui negli States. Ho votato Trump, e continueró a votare Trump.
ANTICOMUNISTA
24/11/2018 11:21
Riporteli subito in africa! Non devono neanche arrivare in Italia! Ministro Salvini, mantieni in eterno i porti chiusi alle navi che trasportano clandestini afroislamici!
Francesco
24/11/2018 11:34
Ma dico: con tutti problemi che abbiamo in Italia questo Fratoianni non trova di meglio, mentre è regolarmente stipendiato dai cittadini italiani, che andarsene in giro per il mediterraneo a garantire la riuscita delle spedizioni degli scafisti! Ricordatevene alle prossime elezioni, compreso il suo partitino da prefisso telefonico.
Gianni
24/11/2018 12:35
Salvati grazie alla NOSTRA nave in ricognizione che ha segnalato prontamente la posizione. Grazie agli operatori di Mediterranea!
daria
24/11/2018 13:02
Che peccato...120 portatori di cultura/ pagatori di pensioni/ risorse/ incrementatori della popolazione che non potremo mantenere in Italia a nostre spese. Quanto ben di Dio perso.
daria
24/11/2018 13:02
Che peccato...120 portatori di cultura/ pagatori di pensioni/ risorse/ incrementatori della popolazione che non potremo mantenere in Italia a nostre spese. Quanto ben di Dio perso.
giovanni:
24/11/2018 13:02
C'è solo una cosa da fare per l'immigrazione ed è quella di dare segnali forti sia agli immigrati e alle Ong che sono tornate in mare dopo un periodo di riposo. Le Ong che sono presenti in quel luogo e che dicono che il loro compito è quello di salvare gli immigrati i quali sanno che durante il viaggio c'è questo rischio. L'importante e che le navi Ong, dopo aver assolto il loro compito aspettino le motovedette libiche, alle quali consegnare gli immigrati. Se poi c'è una nazione che è disposta a ospitare gli immigrati di faccia avanti. L'Italia, ha già troppi migranti da sostenere, e ha già detto che non é in grado di dare nessun futuro agli immigrati. Anzi sta cercando in tutti i modi di rimandare a casa loro quelli che ci sono .
noislam
24/11/2018 18:55
Le motovedette libiche dovrebbero sparare e allontanare le navi ONG, dalle imbarcazioni dei clandestini!!!!!!!! Il deputato comunista si dimetta o venga rimosso, perché viene pagato dagli Italiani per lavorare in Parlamento e non per coltivare i suoi hobby!!!!!!!!