L’uscita del Regno Unito dalla Ue «può essere fermata»: lo ha detto a Sky News lo stesso ministro ombra britannico per la Brexit, Keir Starmer, contraddicendo così il leader del Labour Jeremy Corbyn. «La Brexit può essere fermata - ha affermato Starmer -. Ma la vera domanda è, quali sono le decisioni che dovremo prendere nelle prossime settimane e mesi?». E poi ha spiegato: «La decisione numero uno è sull'accordo, la decisione numero due è, se l’accordo viene bocciato dovrebbero esserci le elezioni? E la decisione numero tre è, se non ci saranno le elezioni tutte le opzioni devono essere sul tavolo, inclusa l’opzione di un voto pubblico». Da parte sua, Corbyn aveva detto al settimanale tedesco Der Spiegel, riferendosi alla Brexit: «Non possiamo fermarla. Il referendum c'è stato. L’Articolo 50 è scattato. Quello che possiamo fare è riconoscere le ragioni per cui la gente ha votato di lasciare l’Ue». E intanto il premier spagnolo Pedro Sanchez ha esortato la premier britannica Theresa May a indire un secondo referendum sulla Brexit, avvertendo che il Paese ha imboccato la via dell’«egocentrismo». La Gran Bretagna è un «Paese meraviglioso» che ha avuto una «influenza positiva» sulla Ue, ha detto Sanchez nel corso di un’intervista a Politico, e dovrebbe rimanere nell’Unione europea o rientrarvi in futuro. E poi: «Se io fossi Theresa May indirei un secondo referendum. Senza dubbio». La Brexit, ha proseguito, è «una grande perdita per entrambi» (il Regno Unito e l’Ue, ndr): «Mi auguro che possa essere riconsiderata in futuro».