L'election day comincia alle 5 ora locale nell'East Coast nello stato del Vermont. Poi tocca alla Virginia alle 6 e via via negli altri alle 7. Circa 235 milioni alle urne alle elezioni di medio termine per eleggere 435 deputati della camera dei rappresentanti, 35 senatori, due terzi dei cento che compongono l'assemblea. Sia la Camera che il Senato oggi sono controllati dal Partito Repubblicano. I sondaggi prevedono però il turn over, cioè la vittoria dei Democratici per il controllo della House of Representatives e il mantenimento del vantaggio sul Senato. Per Donald Trump sono elezioni referendum. A due anni dalla sua vittoria a sorpresa del 2016, quando i sondaggi sbagliarono ogni previsione, il tycoon è messo alla prova. Inseguito dal Russiagate e dal vento del rischio impeachment, ha condotto una campagna elettorale dai toni alti: il no alla carovana dei migranti dal Sud America e le sanzioni contro l'Iran sono stati gli ultimi cavalli di una battaglia che mira a bloccare l'onda blu dei Democratici. E poco importa se i risultati di economia e occupazione sono dalla parte del presidente. L'America va al voto divisa. Molto conterà il risultato negli swing states, stati che potrebbero riservare sorprese rispetto alle presidenziali del 2016. Le urne che chiudono per ultime alle otto di sera, sono negli Stati della West Coast. Poi sarà l'ora dello spoglio. E l'America rossa di Trump potrebbe cambiare colore, oppure stupire con un nuovo slancio verso the Donald già pronto per la lunga campagna elettorale delle presidenziali 2020.