Mike Pompeo riannoda il filo del dialogo col leader nordcoreano Kim Jong-un e concorda di tenere "alla prima data possibil"» il secondo summit col presidente Usa Donald Trump e di continuare a discutere date e luogo specifici. Il tycoon apprezza su Twitter gli sviluppi del "buon incontro col presidente Kim, oggi a Pyongyang" del segretario di Stato e nota che «progressi sono stati fatti sugli accordi di Singapore. Mi auguro di vedere il presidente Kim ancora, a breve». A Seul, dove è volato dopo il pranzo e il dialogo di due ore con il «supremo comandante» proveniente da Tokyo, Pompeo ha dato conto al presidente Moon Jae-in dei progressi fatti: una nota della Presidenza sudcoreana, oltre ad annunciare la volontà del nuovo summit tra leader, ha chiarito che a Pyongyang è stato discusso come seguire la fase di denuclearizzazione (ancora del tutto sconosciuta) e le possibili azioni reciproche da adottare. Pompeo, nelle battute iniziali aperte ai media dell’incontro con Moon, ha detto di aver avuto «conversazioni produttive e buone» con Kim ammettendo che c'è un lungo percorso nel processo di pace. «Come detto dal presidente Trump, ci sono molti passi da fare e noi oggi ne abbiamo fatto uno. Ne è stato fatto un altro in avanti. Quindi credo sia un buon risultato per tutti noi», ha spiegato. Il capo della diplomazia Usa ha ringraziato Seul per il ruolo avuto perché il Nord andasse verso la denuclearizzazione costruendo una «relazione stabile» con Washington. Moon, a sua volta, ha espresso gratitudine per l'immediata visita a Seul in «un giorno molto importante» per Usa e Coree. L’auspicio è che si possa creare «un buon momento di svolta su denuclearizzazione e progresso irreversibile nel processo di pace della penisola». Appena atterrato alla Osan Air Base, la base aerea americana a sud di Seul, Pompeo ha scritto su Twitter di aver avuto «un buon viaggio», postando anche una foto che lo ritrae col leader del Nord. «Continuiamo a fare progressi sugli accordi raggiunti al summit di Singapore. Grazie per aver ospitato me e il mio team», ha aggiunto. Nella foto si intravvedono alcuni personaggi chiave: Stephen Biegun, rappresentante speciale Usa per la Corea del Nord; Kim Yo-jong, sorella minore del leader; Kim Song-hye, a capo del dossier nordcoreano della riunificazione. Domani Pompeo chiuderà a Pechino la missione in Asia (un tour de force dal 6 all’8 ottobre) tra Giappone, Corea del Nord e del Sud, e appunto Cina: un passaggio non facile visti i rapporti prossimi alla «guerra fredda», tra scontro commerciale e le accuse a Pechino del vicepresidente Mike Pence tra cui quella sulla volontà di condizionare il voto di midterm.