«Faremo rimpiangere agli Usa la loro intromissione e la loro aggressione contro altri Paesi, in particolare l’Iran». Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani prima di partire alla volta di New York, dove parteciperà all’Assemblea generale Onu.
«Sappiamo chi si cela dietro l'attacco di ieri ad Ahvaz. Tutti questi piccoli Stati mercenari in questa regione sono sostenuti dall’America. Sono gli americani che li istigano e forniscono i mezzi necessari per commettere questi crimini», ha detto riferendosi ai Paesi del Golfo. Nella giornata di ieri quattro uomini armati hanno aperto il fuoco contro una parata militare ad Ahvaz, nella provincia del Khuzestan. Il bilancio è di almeno 29 morti e 57 feriti.
I quattro assalitori, che sono stati infine abbattuti, avevano inizialmente mirato agli alti ufficiali e agli alti dignitari religiosi presenti sulle tribune per assistere alla parata, organizzata per commemorare la guerra di otto anni combattuta dall’Iran contro l’Iraq, iniziata il 22 settembre del 1980 e costata la vita a centinaia di migliaia di persone.
Le vittime sono però in gran parte militari, tra cui, secondo varie fonti, da otto a dodici membri della Guardia Rivoluzionaria, ma anche dei giornalisti, una bimba di quattro anni e un disabile reduce di guerra.
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