Oltre a uomo e donna, da oggi in Germania all’anagrafe e suoi documenti si potrà scrivere "diverso". Lo ha stabilito il governo tedesco dopo la storica sentenza dell’alta Corte di Karlsruhe lo scorso novembre che aveva sancito l’esistenza di un «terzo genere». La decisione del governo di Berlino dovrà essere ratificata dal parlamento entro la fine dell’anno. «E' un importante passo verso il riconoscimento giuridico delle persone il cui genere non è nè maschile nè femminile», ha dichiarato la ministra della Famiglia, Franziska Giffey. I giudici avevano stabilito che essere costretti a registrarsi all’anagrafe e nei documenti ufficiali come maschio o femmina quando non si è nè maschio nè femmina, è una violazione del diritto della persona, tutelato dall’articolo 2 della Costituzione. E avevano chiesto al legislatore di garantire ai suoi cittadini una terza opzione oppure rinunciare alla registrazione del sesso. La pronuncia della corte traeva origine dal ricorso di una persona intersessuale, Vanja, nata con un corredo cromosomico atipico, quindi nè uomo, nè donna. Vanja, registrata all’anagrafe con il sesso femminile, aveva chiesto nel 2014 di modificare la sua iscrizione, inserendo l’opzione "inter/divers», ma la sua richiesta era stata respinta in tutti i gradi di giudizio, fino alla Corte di cassazione federale. In Germania si stima che le persone intersessuali, cioè con cromosomi sia maschili che femminili, siano tra le 80.000 e le 120.000. Dal 2013 la legge prevedeva la possibilità di non inserire alcun genere sessuale nella registrazione dell’atto di nascita all’anagrafe, quando il genere del neonato era incerto. Ma questo non tutelava l’identità sessuale. D’ora in avanti, se il parlamento ratificherà la decisione del governo, sarà invece possibile scrivere «diverso».