Strage delle vacanze fra le verdi strade della Scozia per due famiglie italiane coinvolte la notte scorsa in un tragico incidente automobilistico. A perdere la vita sono stati un bambino di soli 4 anni e una donna, mentre altri quattro connazionali sono rimasti feriti, vittime di un raccapricciante frontale in cui sono periti anche tre britannici che erano a bordo dell’altro veicolo. Tutto è avvenuto a tarda sera, come ha riferito la polizia locale, nel Moray, regione della Scozia affacciata sulla costa nord-orientale del Regno Unito, dove un minibus Fiat e un suv Nissan che procedevano in direzione opposta si sono scontrati in pieno, accartocciandosi l’uno nell’altro. L’episodio si è verificato - per cause ancora da accertare definitivamente - sulla strada A96, fra il villaggio di Keith e quello di Huntly, nel confinante Aberdeenshire, sede di uno dei castelli medievali scozzesi tanto amati dai turisti. Sul van viaggiavano due coppie italiane, una delle quali con due figli piccoli, di 3 e 4 anni, e il risultato dell’impatto è stato devastante: uno dei due bimbi è morto praticamente sul colpo, come anche la donna della coppia che viaggiava da sola. Mentre degli altri quattro connazionali, tutti feriti e tutti trasportati in ospedale a bordo di elicotteri, almeno due - entrambi adulti - appaiono in condizioni critiche. Fra le lamiere contorte del suv sono stati invece recuperati i corpi senza vita di due donne, di 69 e 70 anni, e di uomo di 63, indicati dai media come britannici, mentre la persona che era alla guida, una 39enne, è pure ricoverata in prognosi riservata. La polizia sta indagando sulle cause dell’accaduto, come ha confermato il sergente Peter Henderson, senza avanzare al momento ipotesi e limitandosi a precisare che l’A96, una delle direttrici più trafficate (o meno scarsamente frequentate) della talora semideserta rete stradale scozzese, è rimasta chiusa per tutta la notte. «Sono addolorato di apprendere di questa terribile tragedia che sgomenta l’intera comunità locale», ha twittato tra i primi Richard Lochhead, deputato del collegio di Moray a Westminster, rivolgendo i propri pensieri «alle persone coinvolte» e ringraziando i soccorritori. Il console italiano a Edimburgo, Carlo Perrotta, da parte sua ha riferito all’ANSA di essere in contatto costante con le autorità investigative e sanitarie fin dalla notte. Mentre il console onorario ad Aberdeen, Robert Foietta, continua a fare la spola con l’ospedale in cui sono ricoverati i quattro italiani feriti, l’Aberdeen Royal Infirmary: assistiti fra l’altro anche da un medico italiano che lavora nella città portuale a est della Scozia. E da Roma la Farnesina segue, in coordinamento con loro, il caso e «sta prestando ogni possibile assistenza ai connazionali e alle loro famiglie».