"Tutte le nazioni Nato devono rispettare il loro impegno del 2%, e questo deve alla fine salire al 4%!", conferma il presidente Usa Donald Trump su Twitter prima dell'inizio del secondo giorno di summit. Il tycoon rilancia la sua nuova sfida agli alleati sul terreno minato dell'aumento del budget per "portarlo immediatamente al 2%" del Pil, se non addirittura al 4%". Nuovo attacco alla Germania, dopo quello di ieri, anche sul Nord Stream 2: "E per di più, la Germania ha appena iniziato a pagare la Russia, il Paese da cui vuole protezione, miliardi di dollari per i suoi bisogni energetici che derivano da un nuovo gasdotto dalla Russia. Non è accettabile!". "I presidenti" americani, twitta, "hanno provato per anni senza successo a far pagare di più la Germania e le altre nazioni ricche della Nato per la loro protezione dalla Russia" ma questi "pagano solo una frazione del costo", invece "gli Usa pagano decine di miliardi di dollari in eccesso per sussidiare l'Europa, e perdono un sacco sul commercio!" Ieri l'affondo diretto di Trump è contro Berlino, definita "prigioniera della Russia sull'energia e poi noi dovremmo proteggerla dalla Russia, ce lo spieghi", aveva detto il capo della Casa Bianca nel bilaterale con Jens Stoltenberg che ha aperto la giornata di ieri. Il segretario generale della Nato, da parte sua, ha avvertito che l'alleanza tra Usa e Europa "non è scritta nella pietra". Le accuse alla Germania non hanno intimidito la Merkel, che ha difeso "l'indipendenza nelle scelte" da parte di Berlino e ha ricordato di aver "sperimentato personalmente quando una parte della Germania era occupata dall'Unione Sovietica". Le tensioni tra i due leader si sono riflesse qualche ora dopo anche nella passeggiata dei capi di Stato e di governo, con Merkel e Trump che si sono tenuti a debita distanza. Uno strappo poi, apparentemente, ricucito nel pomeriggio nel bilaterale, quando il leader Usa ha parlato di un "grande incontro" con la cancelliera e di "una relazione molto, molto buona". A difendere Berlino è poi arrivato il presidente francese Emmanuel Macron, dicendosi in disaccordo con le parole di Trump . L'Italia da parte sua porta a casa dei "buoni risultati" sull'hub regionale per il Sud a Napoli, come ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Nella dichiarazione finale del summit si ribadisce inoltre la 'linea dura' contro la Russia, si apre all'ingresso della Macedonia e ci si impegna a costituire una forza di pronto intervento entro il 2020.