L’ultima parte della missione di recupero dei 12 ragazzi thailandesi e del loro allenatore dalla grotta Tham Luang ha rischiato di trasformarsi in tragedia, a causa dell’improvviso cedimento della principale pompa di estrazione dell’acqua poco dopo il ritorno in superficie dell’ultimo ragazzo e dell’allenatore. Lo hanno rivelato oggi fonti dei soccorritori. Poche ore dopo il salvataggio delle ultime due persone, il cedimento della pompa ha portato a un rapido allagamento della grotta nelle vicinanze della «terza caverna», la base intermedia dei soccorsi, tanto che gli ultimi 100 soccorritori impegnati a liberare l’area dall’equipaggiamento presente all’interno si sono affrettati a uscire, riemergendo dopo un’ora. Intanto le condizioni di salute dei 12 ragazzi, così come quelle del loro allenatore, non destano preoccupazione, ma sarà probabilmente necessaria una settimana di quarantena come precauzione contro possibili complicazioni. Lo hanno confermato questa mattina i medici dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai, che li hanno in cura. Mentre specie i ragazzi recuperati tra domenica e lunedì sono in graduale ripresa, uno dei ragazzi ritornati in superficie ieri presenta lievi sintomi di polmonite. In generale, tutti i ragazzi presentano un tasso di globuli bianchi più alto della norma, a segnalare delle infezioni. Tutti e 12, oltre all’allenatore, sono di buon umore e senza particolare stress, hanno aggiunto i medici.