La guardia costiera libica ha salvato 125 migranti, tra cui «6 bambini e 28 donne», che erano a bordo di un gommone che stava affondando da quattro ore a est di Tripoli ma ha dovuto recuperare anche «sei corpi». Lo riferisce la pagina Facebook della Marina libica. L’intervento è avvenuto ieri 8 miglia a nord di Gasr Garabulli. I morti sono stati recuperati «a bordo e accanto all’imbarcazione» in un’operazione di salvataggio cominciata alle 7 del mattino. I migranti, riferisce la marina libica, erano «di diverse nazionalità africane» ed erano «salpati alle due del mattino e l'imbarcazione ha cominciato ad affondare alle tre». Fatti sbarcare alla base navale di Tripoli a mezzogiorno, i naufraghi hanno ricevuto «cure mediche e umanitarie» prima di essere consegnati all'Autorità per la lotta all'immigrazione illegale, conclude la nota senza precisare il centro di detenzione in cui sono stati trasferiti. Nel frattempo la nave Open Arms con a bordo 60 migranti è giunta al porto di Barcellona. Lo ha reso noto su twitter la omonima Ong catalana, pubblicando una foto dell’imbarcazione all’ingresso nel porto. «Benvenuti a casa», scrive Open Arms. La Croce Rossa spagnola, il comune di Barcellona e le autorità catalane hanno allestito un dispositivo di accoglienza simile a quello previsto per l’arrivo dell’Aquarius il mese scorso a Valencia.