Mercoledì 18 Dicembre 2024

Thailandia, i 12 ragazzini intrappolati in una grotta sono vivi: occorreranno 4 mesi per salvarli

Il miracolo in cui tutti speravano si è avverato: i 12 ragazzi thailandesi dispersi con il loro allenatore di calcio in una grotta da nove giorni sono stati trovati vivi. Il gruppo è stato raggiunto dai sub della Marina militare in un punto asciutto della grotta a oltre tre chilometri dall'entrata. Non si era mosso da lì fin dal giorno della scomparsa, il 23 giugno. "Li abbiamo trovati tutti e 13 in vita", ha detto Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai, che dirige i soccorsi all'interno della grotta Tham Luang. "Che giorno è oggi? Mangiare, mangiare. Abbiamo fame", hanno detto per prima cosa ai soccorritori. Nelle immagini, riprese da uno dei due speleologi britannici che per primi hanno trovato il gruppo in vita assieme al loro allenatore, alcuni ragazzini rispondono in inglese elementare alle domande dei soccorritori. "Quanti siete?", hanno chiesto i due britannici. Alla risposta "Tredici", i soccorritori hanno gioito dicendo "Eccellente!". Un altro dei ragazzini ha poi chiesto ai loro salvatori da quale Paese venissero. Subito sono seguite domande su quando sarebbero tratti in salvo. "Non oggi, siamo solo in due. Ma molti altri stanno arrivando", hanno risposto i due speleologi. Potrebbero volerci però oltre quattro mesi per riportare in superficie i 12 ragazzini. Lo ha annunciato questa mattina l'esercito di Bangkok, mentre i tentativi di svuotare l'acqua dalla grotta Tham Luang con enormi pompe installate dai soccorritori hanno solo un limitato successo. Secondo un portavoce, i ragazzi - tutti tra gli 11 e i 16 anni - dovranno essere addestrati alle immersioni durante tutta la stagione delle piogge, che termina a novembre, e attendere che il rischio di precipitazioni scenda. Nel frattempo saranno nutriti e assistiti senza interruzioni, anche psicologicamente. Numerosi medici si sono già detti disponibili a trascorrere periodi con loro nel punto rialzato dove hanno trovato rifugio dall'acqua che ha inondato la grotta poco dopo il loro ingresso lo scorso 23 giugno. Nel complesso le loro condizioni di salute sono stabili. Una prima valutazione medica, ha detto il governatore, è stata effettuata sul posto usando un codice "rosso, giallo e verde" per definire le condizioni dei ragazzi, in una scala che va da "critiche", a "gravi", a "stabili". "Abbiamo scoperto che la maggior parte dei ragazzi è nella situazione 'verde', e forse alcuni hanno ferite che potrebbero essere considerate 'gialle', ma nessuno è nella situazione 'rossa'", ha spiegato Narongsak. A tutti sono stati forniti cibo e liquidi per una graduale ripresa.

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