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Trump: espulsioni immediate, non ci lasceremo invadere

Gli Stati Uniti non si lasceranno invadere dagli immigrati: chi entra clandestinamente deve essere espulso ''immediatamente'', ''senza giudici e senza casi portati in tribunale''. Donald Trump alza il tiro e, con una serie di tweet, aleggia la possibilità di strappare agli immigrati il loro diritto a un giusto processo.

I cinguettii presidenziali, scritti poco prima di entrare al Trump National Golf Club di Sterling, arrivano mentre ancora non si intravede una fine all'emergenza migranti al confine con il Messico. E per i repubblicani sono una doccia fredda: le polemiche per la separazione delle famiglie non accennano a placarsi e minacciano un'onda lunga alle elezioni di medio termine.

La posta in gioco è alta anche in vista dell'ennesimo tentativo di voto alla Camera su un nuovo progetto di legge proprio sui migranti, dopo lo schiaffo dei giorni scorsi. Mentre l'Europa vacilla con la crisi dei migranti, Trump irrigidisce ancora di più la linea americana, incurante delle critiche e degli appelli ormai bipartisan.

Al gruppo di democratici che nelle ultime ore ha visitato uno dei centri dove sono alloggiati i bambini immigrati separati dai genitori si sono uniti anche diversi repubblicani. Tutti all'unisono hanno gridato allo scandalo e chiesto una soluzione immediata alla Casa Bianca, consigliando come prima mossa il licenziamento del 'falco' Stephen Miller, l'architetto della politica di 'tolleranza zero' di Trump.

Ma il presidente non sembra intenzionato a mollare. ''Abbiamo bisogno di un confine forte e sicuro. Non possiamo accettare tutte le persone che cercano di entrare nel paese'' dice Trump, mettendo in evidenza come ''tutto il mondo ci ride dietro'' per il sistema dell'immigrazione che, a dispetto dello stato attuale delle cose, dovrebbe essere basato sul merito.

Per cercare di stemperare le critiche e far chiarezza dopo la confusione innescata dal decreto di Trump per la riunificazione delle famiglie dei migranti, l'amministrazione intanto emana delle linee guida di azione per l'emergenza in corso.

Viene così varato un meccanismo che ''assicura che i membri di una famiglia siano a conoscenza di dove si trovano i loro figli e abbiano con loro una regolare comunicazione dopo la separazione'' così che gli adulti possano essere riuniti con i loro figli prima di essere espulsi.

Le critiche però non si fanno attendere: il piano non include alcun riferimento ai tempi per la riunificazione. I bambini che hanno potuto riabbracciare i loro genitori finora sono 522, mentre 2.053 sono ancora in attesa.

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