
WASHINGTON. Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare l’attacco in Siria e a punire il regime di Assad, reo secondo la Casa Bianca di usare armi chimiche contro il suo popolo. Al Pentagono si attende ormai solo l’ordine di Donald Trump, che intanto ha avvertito Mosca con una sorta di dichiarazione di guerra via Twitter: «La Russia si prepari, i nostri missili stanno arrivando, belli, nuovi e intelligenti!». Immediata la risposta: «I missili li usino contro i terroristi». Anche la Sicilia è in parte coinvolta, dato che un P-8A Poseidon numero identificativo 168431 appartenente al VP-16 War Eagles, è decollato due volte nelle ultime dieci ore da Sigonella, in Sicilia, effettuando pattugliamenti al largo della costa siriana.
La tensione è alle stelle, anche perché il Cremlino ha fatto sapere che risponderà colpo su colpo, abbattendo ogni razzo sparato dagli americani e riservandosi il diritto di "distruggere le fonti di lancio» in caso di aggressione. Intanto Mosca ha schierato le sue navi da guerra e avviato esercitazioni al confine con le acque territoriali siriane per mettere in piedi il suo scudo antimissilistico. Mentre Eurocontrol, l'organizzazione europea per la sicurezza dei voli, ha messo in allerta le compagnie aeree che volano sulle rotte del Mediterraneo orientale per via di possibili attacchi missilistici nelle prossime ore.
I contatti tra Washington, Londra e Parigi sono frenetici e l'ipotesi di un attacco congiunto prende sempre più corpo. Il passo dalla 'guerra di spiè con Mosca a un vero e proprio scontro sul campo sembra ormai inevitabile. «Non dovreste essere alleati di un animale assassino che uccide la sua gente con il gas e si diverte!», ha affondato Trump con un impressionante cambio di tono nei confronti di Putin, definendo gli attuali rapporti tra Usa e Russia peggiori di quelli dei tempi della Guerra Fredda. Basti pensare che solo pochi giorni fa il presidente americano, scatenando un mare di polemiche e di malumori interni alla sua stessa amministrazione, si era congratulato con Vladimir Putin per la sua rielezione e lo aveva persino invitato alla Casa Bianca.
In un altro tweet comunque il presidente Usa ha dato la colpa della cattive relazioni con Mosca al Russiagate.
Mentre alcuni commentatori sottolineano come il tycoon abbia scelto stavolta una strategia diversa da quella utilizzata nei confronti della Corea del Nord, quando non volle anticipare nulla sui possibili raid contro il regime di Pyongyang, accusando Barack Obama di aver più volte dato tempo agli avversari di «mettersi in salvo». Ora, riportano diversi media, Damasco starebbe già mettendo al sicuro un gran numero di aerei e una parte dei suoi armamenti in una base aerea russa nel Mediterraneo. Mentre alcune voci parlano della famiglia Assad già al riparo.
L’ipotesi più probabile è quella di raid mirati come quello dell’aprile 2017, quando da due navi della marina Usa furono lanciati oltre 50 missili Tomahawk contro la base siriana da cui era partito il precedente attacco chimico imputato ad Assad. Ma le opzioni in mano al Pentagono sono più d’una, con una lunga lista di obiettivi da colpire sulla scrivania dello Studio Ovale, ha spiegato il segretario alla Difesa James Mattis, sottolineando che per decidere si attende anche una valutazione definitiva degli 007 Usa sull'attacco del 7 aprile a Duma. Attacco dove a causa dell’uso di bombe al cloro sarebbero morte almeno 70 persone e almeno 500 sarebbero rimaste intossicate. Mosca nega responsabilità del regime siriano, e accusa Washington di voler bombardare per cancellare le prove, vanificando il lavoro degli ispettori internazionali. Per questo il Cremlino ha deciso di inviare a Duma la polizia militare russa «per garantire ordine e sicurezza».
E intanto al Consiglio di sicurezza dell’Onu ha posto il veto su una risoluzione presentata dagli Stati Uniti, tesa a istituire un nuovo meccanismo Onu per indagare sui fatti di Duma e verificare la violazione degli impegni presi da Damasco sulla distruzione del proprio arsenale chimico. Violazione che, se accertata, potrebbe giustificare un intervento militare.
Persone:
8 Commenti
Tino
11/04/2018 21:11
Trump è convinto di giocare a Risiko, il famoso gioco da tavolo, e non sembra rendersi conto di quali potrebbero essere le conseguenze di questa forsennata escalation di minacce.
Tino
11/04/2018 23:43
Facciamo un patto: mettete tutti i pollici ingiù che volete al mio commento, ma almeno abbiate il coraggio di motivarli. Perchè ,se non l'avete ancora capito, la base di Sigonella (in SICILIA, dove vivo io e penso anche molti di voi) sarà al centro delle operazioni come avvenne durante la guerra del Golfo nei primi anni '90. E, per favore, smettetela di sbavare per Trump e per tutto quello che dice. Lui, Putin, quel pazzo di nord coreano ed alcuni altri sparsi per il mondo sono PERICOLOSI. Vi rendete conto che un'eventuale guerra, combattuta con armi atomiche, sarebbe la fine? O no?
viseminara(single, apolitica, vera invalida, sottoposta a molestia del sonno)
11/04/2018 21:39
Prego ogni giorno per la pace del mondo
Livio
12/04/2018 05:42
Prega a favore della russia allora
Giuseppe
11/04/2018 23:10
Sono tutti pazzi
Fabio
11/04/2018 23:56
Ottimo
Giovanni
12/04/2018 05:40
E noi coinvolti....alla fine si è capito, gli usa sono andati in siria non contro l isis ma contro assad e contro la russia....speriamo che ,ancora una volta, i russi stiano calmi anche a costo di subire....
Piero
12/04/2018 06:46
Ma questi sono amici o nemici ancora non l'ho capito. Sicuro che sono due pazzi convinti fuori di testa megalomani assoluti di più il biondino .
Fabio
12/04/2018 23:17
Non sono stati mai amici.
nicola
12/04/2018 06:56
Trump è più folle del coreano... Ormai è scontato che ci sarà un conflitto mondiale ... Si cerca solo l'elemento scatenante che giustifichi tale guerra.
Piero. 51
12/04/2018 08:53
Anche se sono basi americane anche quella di Sigonella insiste sul territorio italiano e preventivamente, a mio parere, andava chiesta formale autorizzazione all'Italia.
Fabio
12/04/2018 23:16
Secondo gli accordi NO.