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Siria: missili su scalo militare, oltre 100 i morti per attacco chimico. Trump: "Pagherete caro"

Douma, Siria

BEIRUT. Le difese aeree dell'esercito siriano hanno contrastato un attacco aereo su un aeroporto militare nella Siria centrale e hanno abbattuto otto missili. Lo riporta la Sana, l'agenzia di stampa statale siriana, che afferma che l'attacco - avvenuto nella provincia di Homs - sarebbe una "aggressione americana".

Funzionari degli Stati Uniti consultati dall'AP, però, negano che sia stato lanciato un simile attacco sulla Siria .

Sempre l'agenzia di stampa Sana sostiene che il raid missilistico abbia causato la morte di alcune persone.

L'avvenimento segue di poche ore un sospetto attacco chimico da parte dell'esercito siriano nella periferia orientale di Damasco, che ha causato decine di vittime. Nella zona era presente l'ultimo presidio dell'opposizione al regime.

Il presidente Donald Trump ha promesso che Damasco pagherà 'un grande prezzo' per il sospetto attacco chimico. Anche Israele negli ultimi anni ha effettuato raid sulla Siria.

Con una miscela di gas e armi convenzionali usati contro intere famiglie ammassate in scantinati di edifici semi distrutti a est di Damasco si è consumato quel che forse è l'ultimo atto della barbarie contro i civili dell'ultimo angolo della Ghuta, l'area in mano a miliziani anti-governativi e per questo da sei anni assediata dalle truppe lealiste sostenute da Iran e Russia.  I raid a Duma, secondo diverse fonti, avrebbero causato almeno 100 morti e forse mille feriti.

Gli attacchi attribuiti al governo hanno scatenato dure reazioni internazionali. Gli Stati Uniti e altri otto paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - Gran Bretagna, Francia, Polonia, Olanda, Svezia, Kuwait, Peru e Costa d'Avorio - hanno chiesto una riunione di emergenza dei Quindici. "Sfortunatamente l'uso di armi chimiche per ferire e uccidere civili innocenti in Siria è diventato fin troppo comune", ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley.  "Il Consiglio di Sicurezza deve riunirsi e chiedere l'accesso immediato per i soccorritori".

Donald Trump ed Emmanuel Macron hanno "condannato fortemente l'orribile attacco con armi chimiche in Siria e hanno concordato che il regime di Assad deve essere chiamato a rispondere per i suoi continui abusi dei diritti umani", rende noto la Casa Bianca riferendo di una telefonata tra i due leader, che hanno concordato anche di "scambiare informazioni sulla natura dell'attacco e di coordinare una forte risposta comune".

L'annuncio di Trump che gli Usa si ritireranno "molto presto" dalla Siria ha indotto Assad a sferrare un nuovo attacco con armi chimiche:  afferma il senatore John McCain. "Assad e i suoi sostenitori russi e iraniani lo hanno sentito e, incoraggiato dall'inazione americana, Assad ha lanciato un altro attacco chimico contro uomini, donne e bimbi innocenti", ha accusato. Trump, prosegue, dovrebbe ripetere il raid missilistico di un anno fa e "mostrare che Assad pagherà un prezzo per i suoi crimini di guerra".

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