MUNSTER. La morsa del terrore è tornata in Germania in una delle rare giornate di sole di questa timida primavera tedesca. Nelle prime ore di un tranquillo sabato pomeriggio, un furgone è entrato nella zona pedonale ed è piombato sui tavolini di bar all’aperto, nella parte vecchia di Muenster, tranquilla cittadina universitaria nel nordovest del paese. Causando la morte di due persone e il ferimento di almeno altre 20, sei delle quali in pericolo di vita.
Una notizia che è rimbalzata in tutto il mondo, facendo tornare alla mente i tragici episodi di Nizza o del mercatino di Natale di Berlino due anni fa, compiuti dal terrorismo islamico. Una pista che per qualche ora si è temuta anche oggi ma che poi, in serata, sembra essere superata. A compiere il folle gesto di Muenster è stato un tedesco, spiegano le autorità precisando comunque che 'ogni pista resta aperta' mentre i media parlano di un 48enne, molto probabilmente psicolabile. Un 'folle' che subito dopo il suo attacco si è tolto la vita all’interno del veicolo, poco distante dal luogo in cui ha compito il tragico gesto.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente blindato la zona, invitando la popolazione a evitare il quartiere della città vecchia e a non uscire di casa. E per ore si sono rincorsi anche rumor sulla possibile esistenza di complici in fuga. Indiscrezioni puntualmente smentite via twitter dalla polizia della cittadina del Land del Nord Reno Westfalia, dove il clima per l’intero pomeriggio è stato spettrale. «E' stato scioccante, siamo tutti scioccati: nessuno pensava che un’episodio come questo potesse avvenire in una cittadina tranquilla come la nostra», ha raccontato alla Bbc, Daniel Kollenberg, un testimone che era nella zona.
L’accertamento dell’identità del conducente del veicolo ha richiesto del tempo con la polizia che, prima, ha dovuto controllare che non fossero presenti ordigni sull'auto dove era il corpo. A fine giornata le autorità hanno poi confermato che si tratterebbe di un cittadino tedesco, ma non hanno voluto aggiungere dettagli. Secondo i media l’autore sarebbe Jens R, un 48enne del Sauerland, una regione collinare non lontana da Muenster, circostanza che ha fatto vacillare l’ipotesi, cavalcata con convinzione dai media tedeschi nel corso del pomeriggio, che si potesse trattare di un attentato terroristico.
La cittadina di Muenster, uno dei principali centri universitari in Germania, era tornata a rianimarsi in questi ultimi giorni, raccontano testimoni ai media locali. I circa 50.000 studenti che la abitano stavano tornando alla spicciolata questo fine settimana per l’inizio del semestre estivo, che comincia lunedì. Stamattina la città si era ulteriormente riempita in occasione di una manifestazione contro l’intervento turco in Siria. Anche per questo i media avevano accreditato l'ipotesi di terrorismo di matrice non tedesca.
La cancelliera Angela Merkel ha espresso il suo cordoglio per le vittime e i loro parenti e ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro lavoro. In modo simile si è espresso il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier. E solidarietà è arrivata anche dall’Ue, con le parole di cordoglio del presidente della commissione, Jean Claude Juncker, e dall’Italia con il ministro degli esteri, Angelino Alfano, che in un tweet ha detto che «l'Italia è vicina alla Germania tutta, ai feriti e alle famiglie dei civili coinvolti nei gravi fatti di Munster». La Farnesina, intanto, ha avviato le verifiche per «per acquisire elementi circa l’eventuale coinvolgimento di italiani».
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