WASHINGTON. L'attesa prima intervista Tv è arrivata. La pornostar Stormy Daniels ha raccontato la sua verità sul rapporto intimo che ha confermato di aver avuto con Donald Trump nel 2006 e circa il quale nel 2016 aveva firmato un accordo di riservatezza in cambio di 130mila dollari. E' accaduto un'unica volta, ha detto la donna all'intervistatore Anderson Cooper nel colloquio registrato nelle scorse settimane e andato in onda in esclusiva per il noto programma di approfondimento della Cbs '60 Minutes', affermando poi di aver subito minacce nel 2011. Ha descritto come intimidatorio l'episodio avvenuto in un parcheggio a Las Vegas, quando un uomo non identificato le si avvicinò e le disse: "Lascia stare Trump. Dimenticati la storia". La donna ha quindi affermato che con lei c'era sua figlia, verso la quale l'uomo si rivolse dicendo: "E' una bimba bellissima, sarebbe un peccato se accadesse qualcosa alla sua mamma". Sulla relazione con Donald Trump ha tenuto a precisare che è stata consensuale. "Lui sa che sto dicendo la verità", ha detto la donna il cui vero nome è Stephanie Clifford. La pornostar ha anche sottolineato di non voler apparire come una vittima, "Questo non è metoo", ha detto. Ha quindi descritto l'incontro e il rapporto con il tycoon, cominciato con una conversazione circa la copertina di un magazine a lui dedicata, poi proseguita in una camera d'albergo di proprietà di Trump a Lake Tahoe. "Mi resi conto esattamente in cosa mi ero cacciata", ha detto Stormy Daniels, affermando che non usarono precauzioni e che lei non gli chiese di usarle. Prima il tycoon aveva paventato l'idea di una possibile partecipazione al programma 'The Apprentice' che lui conduceva. Daniels ha inoltre raccontato che il tycoon la chiamò diverse volte dopo quell'incontro e che si rividero un anno dopo, nel luglio del 2007, al Beverly Hills Hotel di Los Angeles dopo che si era parlato di una sua possibile partecipazione al programma TV 'Celebrity Apprentice', e che in quell'occasione Trump si comportò come se avesse voluto avere un rapporto intimo, ma non accadde. Sull'accordo di confidenzialità siglato nel 2016, poco prima delle elezioni - e in base al quale avrebbe ricevuto 130mila dollari - Stormy Daniels ha detto di averlo firmato perché "hanno fatto apparire come se non avessi scelta" ma che non vi furono minacce fisiche. Perché parla adesso? "Perché è molto importante per me potermi difendere. Avrei anche potuto non dire niente, ma non mi va di essere vista come una bugiarda o che lo faccio per soldi. Sì, sto ricevendo più offerte, ma ditemi chi rifiuterebbe il lavoro, lo stesso che ha sempre fatto, guadagnando di più". Quindi ha aggiunto: "Non ho motivo di mentire. Non sono stata pagata per essere qui", in risposta alla domanda dell'intervistatore Anderson Cooper: "Come facciamo a sapere che non sta mentendo?". Quest'ultimo le ha anche chiesto se durante il loro incontro Donald Trump avesse menzionato la moglie Melania Trump che aveva sposato da poco. "Ho chiesto - ha risposto Stormy Daniels - ma lui ha lasciato correre, ha detto che non c'era da preoccuparsi e e che avevano anche stanze separate". Nessun commento al momento dalla Casa Bianca: il presidente Trump è rientrato in serata a Washington dal weekend a Mar-a-Lago mentre la first lady Melania è rimasta in Florida, dove resterà per il resto della settimana, in coincidenza con un periodo di vacanza di primavera negli Usa.