ROMA. "Sarò sempre dalla parte della libertà di espressione, ma non sono d'accordo con il testo firmato da Catherine Deneuve, o meglio non mi riconosco in quelle parole. Quello che sta succedendo è una vera rivoluzione di cui c'era un gran bisogno, e non si fermerà. Le donne hanno finalmente cominciato a denunciare i ricatti e gli abusi sessuali, a gridare la loro verità, a farsi sentire". Lo afferma l'attrice francese Marion Cotillard, in due interviste a Corriere della Sera e Messaggero in cui racconta di essere stata vittima di molestie.
"Le cose denunciate da tante donne mi sono capitate molte volte, mi hanno veramente fatto del male. Mi sono sentita profondamente ferita ma avevo bisogno di lavorare e sono stata obbligata a guarire. Per questo sostengo completamente il movimento #MeToo", racconta Cotillard.
"Ci sono anche donne che mentono accusando gli uomini ingiustamente, ma si tratta di una percentuale minima. Va elogiato invece il coraggio di quelle che si espongono in prima persona e noi, persone famose, abbiamo il dovere di appoggiare il movimento di denuncia", evidenzia Cotillard.
"Il coraggio delle attrici è importante anche per le donne che non lavorano nel cinema ma magari come domestiche, agricoltrici, impiegate di banca. Donne che hanno vissuto finora nella paura adesso hanno finalmente una voce, per loro #MeToo è una vera liberazione".
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