BERLINO. I negoziatori dell’Unione (Cdu-Csu) e ora anche quelli del Spd hanno dato parere positivo all’intesa raggiunta dai dirigenti dei tre partiti tedeschi e rispettivi capi-gruppo. Si attende una conferenza stampa dei tre leader protagonisti. Lo scrive la Dpa. I dirigenti dei partiti dell’Unione (Cdu-Csu) e Spd si sono accordati per superare gli scogli che da settimane incagliavano le trattative per una nuova riedizione della Grosse-Koalition: tasse e migranti. È stato raggiunto l’accordo di non aumentare l’aliquota massima di imposta, come invece chiedeva l’Spd, e di permettere il ricongiungimento familiare dei migranti al ritmo di 1000 persone al mese. Sarà introdotto un tetto limite all’ingresso dei migranti che non dovrà oltrepassare i 220.000 di ingressi all’anno. Riguardo alle tasse, il contributo di solidarietà per la riunificazione della Germania, il cosiddetto Soli, sarà progressivamente ridotto di 10 miliardi entro il 2021. Sulla questione dello stato sociale, si i partiti dell’Unione (Cdu-Csu) e Spd hanno raggiunto un accordo per il quale il livello delle pensioni non sarà toccato fino al 2025, mentre saranno aumentati i contributi per la crescita dei figli (Kindergeld), per il dopo-scuola e per l’accesso gratuito agli asili nido. Questo è quanto contenuto nel documento di 28 pagine del gruppo dei sei, formato dai tre leader di partito e dai rispettivi capigruppo.