SEATTLE. E’ di almeno sei vittime e decine di feriti il bilancio provvisorio del deragliamento di un treno nello Stato di Washington, negli Usa, all’alba di questa mattina, mentre viaggiava lungo una nuova tratta inaugurata proprio oggi fra Seattle e Portland. Alcune delle carrozze sganciatesi dai binari sono precipitate su una strada interstatale, la I-5, una delle principali e più trafficate arterie della zona, mentre uno dei vagoni è rimasto per ore in bilico su un ponte ferroviario. Erano da poco passate le 7.40 del mattino quando la voce concitata di uno dei conducenti del treno ha lanciato l’allarme chiamando i soccorsi e spiegando subito che le carrozze del treno erano finite fuori dai binari, che alcune erano precipitate sulla strada: «Devo capire dove è finito il mio treno!», ha gridato sgomento stando alla registrazione della telefonata. Subito è stato chiaro che l’incidente era grave: l'intera area è stata bloccata mentre si estraevano i passeggeri dal treno, con alcune persone rimaste bloccate fra le lamiere. Amtrak - la società ferroviaria che opera su quella linea - ha fatto sapere che a bordo del treno c'erano 78 passeggeri e cinque membri del personale di bordo, a fronte di una capacità totale di 250 passeggeri. Risulta inoltre che nel punto in cui il treno è deragliato la velocità prevista era di 79 miglia orarie. Un dato che può diventare cruciale nel tentativo di stabilire le cause dell’incidente. Al momento resta infatti poco chiaro cosa sia davvero accaduto. Sono stati scartati legami con il terrorismo, ci si interroga piuttosto sulle condizioni della linea ferroviaria, con i primi sospetti che riguardano un possibile intralcio sui binari, assieme alle caratteristiche tecniche del treno e delle rotaie per un servizio nuovo di zecca che prometteva maggiore velocità ed efficienza. Un errore umano, un problema meccanico o di tenuta delle rotaie: sono le ipotesi per ora al vaglio, mentre sul posto si è recata una squadra di esperti inviata dalla National Transportation Safety Board per l'apertura dell’inchiesta. Alcuni media locali hanno sottolineato inoltre che le porte di emergenza del treno non hanno funzionato correttamente, costringendo i passeggeri ad uscire dal convoglio rompendo a calci i finestrini, anche dalle almeno sette le carrozze deragliate sul ponte della I-5. I soccorsi hanno fatto sapere che 77 persone sono state trasportate in ospedale, tra questi anche i sei morti. Ma si è temuta una tragedia ancora maggiore, con il precipitare delle carrozze lungo la trafficata arteria che avrebbero potuto schiantarsi su auto in movimento e provocare altri incidenti. Nell’occhio del ciclone è finita così la rete ferroviaria degli Usa, e più in generale lo stato delle infrastrutture nel Paese, le stesse che il presidente Donald Trump ha promesso di "aggiustare». Dalla Casa Bianca Trump non ha perso tempo e ha insistito sul suo preannunciato piano di ammodernamento delle infrastrutture: l’incidente «mostra più che mai perché il nostro piano che verrà presentato presto deve essere approvato rapidamente. Settemila miliardi spesi in Medio Oriente mentre le nostre strade, ponti, tunnel, ferrovie (e altro) si sgretolano! Non per molto ancora!», ha promesso il presidente in un tweet.