Lunedì 23 Dicembre 2024

Gerusalemme: quattro morti e palestinesi in rivolta, da Trump appello alla calma

WASHINGTON. Il presidente americano Donald Trump ha lanciato un appello alla calma e alla moderazione dopo la giornata di violenze in Medio Oriente, in seguito alla sua decisione di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. "Il presidente - ha detto una portavoce della Casa Bianca - spera che le voci della speranza prevalgano su coloro che diffondono l'odio". La tensione è esplosa nei Territori palestinesi dopo l'annuncio di Trump su Gerusalemme: quattro vittime a Gaza, oltre 750 feriti in Cisgiordania, secondo i dati della Mezzaluna rossa. Un palestinese di 54 anni, Maher Atalla, è rimasto ucciso stasera nel corso di incursioni aeree israeliane dopo il lancio di razzi su Israele. Lo riferisce il ministero della sanità locale, citato dall'Agenzia di stampa Maan. Secondo fonti locali, ci sarebbero parecchi feriti, tra cui alcuni bambini. Ieri è morto un giovane palestinese a Gaza. Due uccisi nei violenti scontri con l'esercito israeliano nei pressi della barriera difensiva tra Israele e Gaza e due nel raid dell'aviazione dello stato ebraico dopo i missili lanciati dall'enclave palestinese nel sud di Israele. Secondo fonti mediche di Gaza, citate dall'agenzia Maan, i due morti nelle incursioni aeree israeliane, sono due "combattenti della resistenza palestinese". L'aviazione israeliana ieri sera ha colpito due postazioni delle Brigate Qassam. E mentre il capo di Hamas Ismail Haniyeh ha promesso che "la Santa Intifada" non si fermerà con le manifestazioni, dalla Striscia, per il secondo giorno consecutivo, sono stati sparati razzi verso il sud d'Israele, con l'Iron Dome - il sistema antimissili - che ne ha intercettato uno. Lo Stato ebraico ha reagito con colpi di cannone e raid aerei su basi di Hamas, tra cui un campo di addestramento e un deposito di munizioni causando, secondo fonti locali, almeno 10 feriti. Tra i feriti, oltre 160 sono stati intossicati da gas lacrimogeni, altri contusi da proiettili rivestiti di gomma, sette invece colpiti da colpi di arma da fuoco e altri tre feriti in maniera diversa. A Gaza, a quanto risulta, i feriti sono una quindicina. E' intervenuto anche il presidente palestinese Abu Mazen, secondo cui la decisione Usa viola la legittimità internazionale. "Rinnoviamo il nostro rifiuto della posizione americana su Gerusalemme. Gli Usa non sono più qualificati per occuparsi del processo di pace". Abu Mazen - citato dall'agenzia Wafa - ha detto di accogliere con favore "la grande condanna internazionale testimoniata dalla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu" di oggi al palazzo di Vetro. Contro la decisione del presidente Usa anche gli ambasciatori Onu di cinque Paesi europei (Italia, con l'ambasciatore Sebastiano Cardi, Francia, Gran Bretagna, Germania e Svezia ) che hanno letto una dichiarazione comune al Palazzo di Vetro dicendosi in "disaccordo" con la decisione di Donald Trump.

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