WASHINGTON. Il potenziale per una guerra ''aumenta di giorno in giorno, e questo significa che siamo in una corsa contro il tempo per risolvere il problema'' dice McMaster, secondo quanto riportato dalla Cnn. McMaster poi si rivolge alla Cina, che ha un potere coercitivo forte nei confronti di Pyongyang. ''Alla Cina non chiediamo di fare favori a noi o altri. Alla Cina chiediamo di agire nel suo interesse, e riteniamo che sia nell'interesse della Cina fare di piu'''.
Donald Trump rilancia e in risposta al test di mercoledì del nuovo missile intercontinentale voluto da Kim Jong-un invia sulla penisola coreana il più possente squadrone aereo mai autorizzato per le esercitazioni congiunte con Seul. Durissima la replica di Pyonyang: sta "implorando una guerra nucleare", è l'accusa rivolta al tycoon, definito un "demone nucleare" e un "distruttore della pace globale". Sono sei gli F-22 Raptor americani che oggi sono giunti al Sud in vista delle manovre annuali aeree "Vigilant Ace", programmate per il 4-8 dicembre. Al dispiegamento così consistente dei più potenti caccia invisibili Usa si uniscono gli F-35A, gli F-35B, gli F-16C e un numero imprecisato di superbombardieri B-1B. Trump sta "inscenando una scommessa nucleare estremamente pericolosa sulla penisola coreana", ha tuonato un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano nella nota diffusa dalla Kcna in cui sono anche ricordate la mobilitazione di oltre 230 tra jet e aerei ("i maggiori asset strategici") dalle basi aeree Usa anche in Giappone e Corea del Sud, e il coinvolgimento di 12.000 militari. Per dimensione e natura, "sono senza precedenti".
Commenti pesanti, non nuovi visto che richiamano quelli usati lo scorso mese dal Rodong Sinmun, organo ufficiale del Partito dei Lavoratori: Trump, denunciava un editoriale, ha mostrato "i suoi colori reali come vecchio lunatico, truffatore e scarto umano" nella visita di inizio novembre nella penisola coreana. A stretto giro dall'ultimo test balistico, Trump ha scritto su Twitter che "maggiori sanzioni aggiuntive saranno prese contro la Corea del Nord". Gli F-22 Raptor sono già stati usati dagli Stati Uniti per "azioni dimostrative" contro intemperanze di Pyongyang, ma mai in un numero così alto in una singola operazione. La mossa conferma che l'approccio di Washington non sembra destinato a cambiare nell'immediato negli sforzi di risolvere la questione nucleare e missilistica del Nord. I 230 jet e aerei, compresivi degli F-15K, degli KF-16 e degli F-5 sudcoreani, saranno impegnati in attacchi simulati su target nucleari e missilistici, inclusi i trasportatori, di Pyongyang che mercoledì ha testato un vettore balistico intercontinentale (ICBM) capace, secondo i militari di Seul, di coprire almeno 13.000 km e di raggiungere tutto il territorio Usa.
A seguito del lancio, il leader Kim Jong-un ha dichiarato ufficialmente per la Corea del Nord lo "status di potenza nucleare". A Pyongyang, intanto, si sono tenuti i festeggiamenti anche con fuochi di artificio per il successo dell'Hwasong-15, il vettore di nuovissima fattura. Il Rodong Sinmun ha riportato che le adeguate celebrazioni sono state organizzate venerdì alla presenza di migliaia di militari e della leadership, ad eccezione di Kim. Park Kwang Ho, un vice presidente della Comitato centrale del Partito, ha ringraziato Kim per essere riuscito a mettere la parola fine alla minaccia nucleare adegli Stati Uniti. Il ministro della Difesa Pak Yong-sik ha rimarcato che gli Usa non dovrebbero dimenticare che sono nel raggio dei missili nordcoreani: rischiano la "cancellazione dalla Terra", se gli Usa dovessero avventurarsi in una guerra nucleare.
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