NEW DELHI. La tennista russa Maria Sharapova, tornata quest'anno all'attività agonistica dopo una squalifica di 15 mesi per assunzione di una sostanza proibita, rischia di avere importanti guai giudiziari in India se sarà provato un suo coinvolgimento profondo in un progetto immobiliare da lei promosso nel 2012, ma mai portato a termine dalla società Homestead Infrastructure Development nonostante le forti somme incassate da numerosissimi clienti. L'esistenza di una denuncia nei confronti della Sharapova è stata confermata oggi dall'avvocato Piyush Singh, rappresentante di un'acquirente che ha versato al costruttore 4,3 milioni di rupie (oltre 56.000 euro) per un appartamento in un grattacielo a Gurugram (a sud di New Delhi), denominato 'Ballett by Sharapova', che doveva essere consegnato lo scorso anno, ma che in realtà non esiste. "La Shaparova - ha spiegato l'avvocato Singh - non ha solo svolto le funzioni di testimonial del progetto, ma ha garantito che in esso sarebbe stata integrata una 'Accademia mondiale di tennis' da lei diretta. E questa promessa ha convinto molti clienti a versare il cospicuo anticipo". La società costruttrice, ha proseguito, "si èlimitata a svolgere solo alcuni lavori preliminari nella zona destinata all'edificio, ma nulla più". "Non è affatto in bancarotta - ha ancora detto - ma tutti i dipendenti hanno ricevuto l'ordine tassativo di tacere e i telefoni restano muti". Per quanto riguarda la trentenne tennista, di cui è nota la prolifica attività commerciale accanto a quella agonistica, secondo il legale "se l'accusa di truffa e associazione per delinquere sarà riconosciuta, è prevista dal codice penale indiano una pena massima di sette anni di carcere".