ROMA. La propaganda via web dell'Isis prende ancora di mira Papa Bergoglio: in un 'volantino' diffuso su Twitter e sulla rete, intercettato dai servizi di intelligence e dall'antiterrorismo, vengono ammoniti gli "adoratori della croce" mentre un uomo vestito con una tunica, con il volto coperto ed armato con un coltello sorregge con una mano la testa decapitata del Pontefice appoggiata sul corpo.
Sullo sfondo una città distrutta dai bombardamenti, con dei terroristi a bordo di un pickup. Il volantino è accompagnato da una scritta: "Giuro che vendicherò ogni singola goccia di sangue che hai versato ed ogni casa che hai distrutto. Giuro che assaggerai l'amaro calice della morte e trasformerò le tue festività in massacri. Non troverai più pace a casa tua...se dio vuole".
Le minacce contro il Papa non sono nuove per il sedicente Stato islamico, che le lancia periodicamente sia tramite i suoi canali ufficiali, sia attraverso simpatizzanti che frequentano il deep web o chat.
"Arriveremo a Roma", diceva nello scorso agosto un jihadista strappando un'immagine del Pontefice, in un filmato di 6 minuti pubblicato dal network dell'Isis al Hayat Media Center nel quale vengono distrutte le statue di Cristo, della Madonna, spezzate le croci all'interno di quello che sembra essere un centro di preghiera cattolico.
In precedenza era invece circolato un fotomontaggio con la bandiera nera di Daesh issata sull'obelisco di Piazza San Pietro. In Vaticano le misure di sicurezza sono già da tempo a livelli altissimi. In tutti gli eventi in cui è presente il Papa, compreso l'Angelus domenicale, i filtri di accesso alla piazza sono diversi e comunque l'ultimo passaggio dei controlli è sempre il metal detector; come anche è questa la prassi quotidiana per entrare in basilica.
Esercito, polizia, carabinieri e gendarmeria vaticana vigilano su tutte le porte di accesso e strette sono sempre le misure di sicurezza anche quando il pontefice si sposta. Una vigilanza attenta ma discreta, nella linea di questo pontefice che comunque, nonostante le ripetute minacce, gira in papamobile scoperta e soprattutto non si sottrae mai all'affetto, a volte anche pressante, dei fedeli.
Il volantino che circola in queste ore sui social colpisce per la crudeltà del fotomontaggio e anche per quella sottolineatura del riferimento esplicito al Papa che viene citato per nome e cognome, in una sorta di didascalia.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia