IL CAIRO. "L'esercito dello Zimbabwe prende il potere": lo sottolinea il sito del Financial Times interpretando l’annuncio delle Forze armate sui media di Stato. L’annuncio che il presidente Robert Mugabe è sotto protezione "sembra essere stato un golpe", sottolinea il New York Times.
Ma i militari hanno smentito che si in corso un golpe. "Vogliamo rassicurare la nazione che sua eccellenza il presidente della Repubblica dello Zimbabwe e comandante in capo" delle Forze armate, Mugabe, "e la sua famiglia sono sani e salvi", si afferma nel comunicato letto alla tv di Stato e in circolazione come audio su internet.
Intanto Stati Uniti e Gran Bretagna hanno disposto per un giorno la chiusura delle ambasciate invitando i propri cittadini alla massima prudenza.
Oltre a sostenere che vengono presi di mira solo "criminali attorno" al capo di Stato e che una volta presi la situazione tornerà alla normalità, il messaggio letto da un portavoce si rivolge fra l’altro alla "magistratura" e afferma: "quale braccio indipendente dello Stato siete in grado di esercitare la vostra autorità indipendente senza timore di essere ostacolati come è avvenuto con questo gruppo di individui". "Agli altri servizi di sicurezza", il messaggio chiede di "cooperare per il bene del nostro paese essendo chiaro che intendiamo affrontare" le "minacce per la sicurezza nel nostro paese perciò ogni provocazione avrà un’appropriata risposta".
L’ex vicepresidente dello Zimbabwe defenestrato la settimana scorsa e riparato all’estero, Emmerson Mnangagwa, ha elogiato l’intervento dei militari rivelando l’esistenza di una trattativa tra le forze armate e il presidente Robert Mugabe che avrebbe cercato di fermarli. "Salutiamo e applaudiamo il coraggio della nostra Zdf che, in maniera decisiva ha respinto concessioni dell’ultimo da parte di un dirigente il cui unico obbiettivo era di creare una dinastia familiare", ha scritto Mnangagwa su Twitter.
"Una fase di transizione guidata dall’esercito spianerà ora la strada a un’elezione libera, corretta e democratica", ha aggiunto l’esponente detto "il coccodrillo". Mnangagwa, che dopo 50 anni passati al fianco di Mugabe diventando potenziale successore all’ultranovantenne capo di Stato, era stato silurato la settimana scorsa con l’accusa di tramare contro il capo di Stato anche con l’ausilio di stregoni aprendo la strada per una presa del potere da parte della consorte del presidente, Grace, di 41 anni più giovane del marito.
I militari in Zimbabwe, inoltre, hanno arrestato il ministro delle Finanze Ignatius Chombo nell’ambito della loro dichiarata caccia a «criminali» che hanno causato sofferenze al paese: lo riferisce il sito locale dell’Huffington Post citando una fonte del governo.
Chombo è un personaggio di punta della fazione «G40" (Generation 40) del partito di governo Zanu-Pf, ricorda il sito. Il gruppo, guidato dalla consorte del presidente Robert Mugabe, Grace, secondo indiscrezioni accreditate da altri media stava lavorando per impedire che salisse al potere la «Lacoste Faction», ossia i sostenitori del vicepresidente defenestrato Emmerson Mnangagwa (detto «il coccodrillo"). Il G40 voleva Grace come presidente.
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