MADRID. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha delegato alla vicepremier Soraya Saenz de Santamaria le funzioni di presidente della Generalit catalana che ha assunto la notte scorsa destituendo il presidente Carles Puigdemont e il suo governo. Lo riferisce l’agenzia Efe. La delega a Santamaria è formalizzata in un decreto pubblicato nella Gazzetta ufficiale (Boe) dello stato spagnolo. Ma Puigdemont e il suo governo non si fanno da parte, decisi a portare avanti la costruzione della Repubblica proclamata ieri dal Parlament. «Andiamo avanti», ha annunciato su twitter il ministro 'dimesso' Josep Rull. Lo stesso Puigdemont, dalla sede del Govern di Girona, quasi già in esilio, ha invitato in Tv la nazione «all’opposizione democratica, civile e pacifica» alla "aggressione premeditata alla volontà espressa dai catalani» da parte di Madrid: «Pazienza, perseveranza e prospettiva», ha esortato. Il President non accetta la destituzione, «solo il parlamento può farlo». Come resisterà alla forza dello Stato? Lo diranno i prossimi giorni. Si prospetta un’altra settimana ad alta tensione. Ha permesso al fronte indipendentista di recuperare le forze, a quello unionista di raffreddare gli animi. Già domani potrebbe essere un’altra giornata di fuoco. Il procuratore capo dello Stato Juan Manuel Maza vuole chiedere al tribunale supremo l’incriminazione e l'arresto di Puigdemont per «ribellione». Nel mirino di Maza ci sono anche il vicepresidente Oriol Junqueras e la presidente del Parlament, Carme Forcadell. Il rischio però è di innescare una rivolta in Catalogna. Ieri a Madrid migliaia di manifestanti unionisti spagnoli hanno gridato «Puigdemont in prigione!». Oggi la manifestazione si sposterà a Barcellona, dove sono attese centinaia di migliaia di persone che si oppongono all’indipendenza della Catalogna.