MADRID. Il presidente catalano Carles Puigdemont ha convocato di nuovo il governo per cercare di superare le divisioni interne sull'ipotesi di una dichiarazione di indipendenza in risposta al commissariamento annunciato da Madrid, dopo che l'incontro precedente si è concluso alle due del mattino senza un accordo.
La riunione sarà poi allargata al gruppo parlamentare della coalizione che appoggia il governo e ai leader delle organizzazioni della società civile indipendentista.
Intanto è "massima tensione" nel governo catalano a poche ore dall'atteso discorso del presidente Carles Puigdemont in parlamento su una possibile dichiarazione di indipendenza, titola a tutta prima pagina il quotidiano catalano Ara, che prevede "discussioni fino all'ultimo minuto"". Il Governo è diviso. Alcuni ministri avrebbero minacciato le dimissioni, secondo la stampa catalana. Una riunione durata fino alle 2 del mattino non ha permesso di raggiungere un accordo.
Il ministro della giustizia spagnolo Rafael Català ha avvertito che una dichiarazione di indipendenza della Catalogna avrà "conseguenze penali". La procura generale dello Stato spagnolo prepara l'incriminazione del presidente catalano Carles Puigdemont per "ribellione", un reato che contempla pene fino a 30 anni.
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