WASHINGTON. Gli investigatori Usa del Russiagate ritengono che a finanziare la società tecnologica russa «Internet Research Agency» (Ira) di San Pietroburgo, che
ha usato i social media per diffondere fake news nelle elezioni americane, sia stato l’oligarca locale Ievgheni Prigozhin, soprannominato dai media russi «lo chef» di Putin.
Lo riferisce la Cnn citando fonti investigative anonime. Nella società c'era un «dipartimento delle provocazioni» dedicata a seminare fake news e divisioni sociali in Occidente.
Dopo aver fatto negli anni Ottanta 9 anni in prigione per frode e rapina, Prigozhin si è lanciato nel settore del catering e della ristorazione fino ad organizzare le feste di compleanno di Putin e le cene dei suoi ospiti, da George W Bush a Jaques Chirac.
In seguito ha vinto contratti redditizi per le scuole e le forze armate russe. E' stato sanzionato dal tesoro americano per il suo sostegno finanziario all’occupazione militare russa dell’Ucraina.
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