BEIRUT. Le forze a maggioranza curda alleate degli Usa hanno detto di avere lanciato oggi "l'assalto finale" agli ultimi quartieri di Raqqa, in Siria, ancora nelle mani dell'Isis, dopo che centinaia di jihadisti e le loro famiglie hanno accettato di essere evacuati in base ad un accordo raggiunto a livello locale. Secondo alcune fonti, l'accordo avrebbe permesso anche la fuga di 'foreign fighters' provenienti da Paesi occidentali, ma per il momento non esistono conferme. Fonti delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) a maggioranza curda, che hanno il sostegno dei bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa, hanno detto che sono stati evacuati 275 miliziani dell'Isis e i loro familiari. Fino alla scorsa notte le trattative continuavano per lasciare uscire da Raqqa anche i 'foreign fighters', oltre ai jihadisti siriani. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha detto che a questa ipotesi si opponevano in particolare i servizi segreti francesi, convinti che in città si nascondessero anche le menti degli attentati di Parigi. Oggi, tuttavia, una fonte del Consiglio locale di Raqqa, che rappresenta le forze anti-Isis, ha detto che tra coloro che sono potuti partire c'erano anche cittadini stranieri, ma non è chiaro se fossero di altri Paesi arabi o europei.