AZZORRE. Quattrocento chilogrammi di cocaina di ottima qualità, per un valore che la Polizia stima in 184 milioni di euro. Erano stivati in una barca a vela proveniente dai Caraibi che le autorità portoghesi hanno fermato per un controllo nell’Oceano Atlantico, 600 miglia a Sud delle Azzorre, in una particolare area marittima doganale sotto il controllo delle stesse autorità lusitane. Queste hanno ovviamente sequestrato la sostanza e arrestato le due persone che erano a bordo, un italiano e un montenegrino. Secondo quanto si è appreso, l’imbarcazione sarebbe immatricolata a Trieste, indagini sono in corso nel capoluogo giuliano in questa direzione. In base a quanto riportato da un media portoghese, l'intelligence inglese e italiana sarebbero venute a conoscenza del carico a bordo dell’imbarcazione, che avrebbero seguito lungo la rotta atlantica. Quando la barca a vela è entrata nella 'Portuguese Exclusive Economic Zone', è scattata una operazione da parte dell’aviazione e della marina militari portoghese. La cocaina probabilmente era destinata al mercato portoghese. Si tratta del più ingente sequestro di sostanze stupefacenti nel Paese. L’operazione, denominata 'Ocean Race', si è svolta il 29 settembre scorso ma è stata resa nota soltanto ieri dai media portoghesi, precisando che l'imbarcazione è stata portata nello scalo di Portimao (Portogallo meridionale), dove è stata sequestrata. Il carico di sostanza stupefacente era custodito in balle sigillate da materiale plastico. Il natante, «Il Gioia», immatricolato a Trieste, avrebbe avuto più proprietari; indagini sono in corso da parte della polizia per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e se ci sono eventuali rapporti tra questi e le due persone che erano a bordo e che sono state arrestate, un italiano di 58 anni e un montenegrino di 45. Persone che le autorità lusitane ritengono coinvolte in una organizzazione criminale internazionale ma non è ancora chiaro in che ruolo. Sull'operazione è intervenuto il sindacato di polizia Silp Cgil che nel proprio profilo facebook loda la «efficacia della cooperazione internazionale di polizia e giudiziaria», più volte auspicata dallo stesso sindacato, «la cui attività riveste un ruolo fondamentale anche nelle indagini antiterrorismo». All’operazione hanno partecipato Antidroga Inglese (Nca), Polizia giudiziaria portoghese (Uncte), Marina portoghese ed autorità italiane.