NEW YORK. O. J. Simpson torna in libertà. 'The Juice', cosi' come era conosciuto negli anni d'oro quando indossava la maglia dei San Francisco 49ers, lascia il carcere in libertà condizionale, dopo nove anni di reclusione per rapina a mano armata e sequestro di persona. In jeans, cappellino bianco con visiera e scarpe da ginnastica, l'ex star del football esce dal Correctional Center di Lovelock, in Nevada, in piena notte: è da poco passata la mezzanotte quando la porta del carcere si apre e Simpson si puo' dire libero. I suoi primi 'sogni' da realizzare sono una ''bistecca perché non ne può più di cibo confezionato'' e un ''iPhone per recuperare il terreno perso in termini di tecnologia'' dice il suo legale. Simpson vuole poi ricongiungersi con la famiglia in Florida, dove vivono due dei suoi due figli. Ma la strada è in salita: le autorità dello stato affermano di non aver ricevuto la documentazione necessaria e, soprattutto, di non volerlo. "Siamo consapevoli del suo passato e della sua mancanza di rispetto per la vita degli altri. Il nostro stato non vuole diventare il country club di pregiudicati" scrive il procuratore generale della Florida, Pam Bondi. I legali di 'The Juice', ormai settantenne, sono al lavoro per cercare di risolvere l'impasse. Mentre si gode le prime ore di libertà, l'ex campione si prepara anche al suo 'ritorno' in televisione con la prima intervista in via di definizione: gli avvocati hanno contattato le maggiori emittenti televisive, avviando trattative sul compenso. Simpson punta a incassare - secondo indiscrezioni - fra i tre e i cinque milioni di dollari per la sua prima apparizione sul piccolo schermo. The Juice ha ottenuto la libertà condizionale in luglio dopo aver scontato una condanna di nove anni sui 33 che gli erano stati inflitti. L'udienza che lo ha portato fuori dalla cella ha incollato alla tv milioni di americani, con il ricordo ancora vivo del 'processo del secolo' degli anni 1990 che lo aveva visto protagonista. Nel 1994 Simpson è stato infatti accusato di aver ucciso la sua ex moglie Nicole e il suo amico Ronald Goldman. Il processo era andato avanti per mesi e aveva spaccato l'America, innescando anche un furioso dibattito sulla questione razziale. L'ex campione era stato alla fine scagionato per mancanza di prove. Nel 2008 però è finito in carcere per rapina e sequestro. Ora Simpson è di nuovo libero.