NEW YORK. L'amministrazione Trump ha annunciato una nuova stretta sugli ingressi negli Stati Uniti. Le nuove misure riguardano otto Paesi: oltre a cinque dei sei a maggioranza musulmana già presi di mira nel bando in scadenza alla mezzanotte (Iran, Somalia, Libia, Yemen e Siria) spuntano ora anche Ciad, Corea del Nord e Venezuela. Le restrizioni non riguarderanno chi già possiede un visto Usa. Scompare dalla lista il Sudan. Dopo 90 giorni, dunque, scade il controverso bando sui musulmani fortemente voluto da Donald Trump e che tanto sdegno ha provocato nei mesi scorsi in America e nel mondo intero. Adesso la Casa Bianca si appresta a varare questa nuova stretta con misure più mirate. Col tycoon che all'indomani dell'ultimo attentato alla metropolitana di Londra ha lasciato ipotizzare azioni più dure. Senza specificare se riguarderanno in qualche misura anche l'Europa. Il dipartimento per la sicurezza interna ha già chiesto al presidente americano di firmare una serie di restrizioni che dovrebbero entrare in vigore nelle prossime ore, salvo clamorose sorprese. Misure che riguardano chi arriva negli Usa da Paesi stranieri che si rifiutano di condividere informazioni con gli Stati Uniti o che non hanno ancora adottato precauzioni giudicate sufficienti sul fonte della sicurezza. A differenza del provvedimento attuale, che ha creato caos negli aeroporti e che è stato contestato dalle Corti federali, i funzionari sostengono di aver lavorato per mesi alle nuove misure in collaborazione con le agenzie e con i governi stranieri. Misure a prova di bocciatura.